Una nuova avventura federalista in seno al Parlamento Europeo

Il 15 settembre 2010, il federalismo si è trovato al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo.

Il 15 settembre 2010, il federalismo si è trovato al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo.
Grazie all’iniziativa di Guy Verhofstadt (Presidente del Gruppo ALDE), Daniel Cohn-Bendit (Presidente dei Verdi), Isabelle Durant (Vice-presidente del Parlamento Europeo) e Sylvie Goulard (Eurodeputato) sta emergendo una campagna federalista proprio nel cuore pulsante dell’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini.

Un “manifesto” per un federalismo rinnovato, presente nelle iniziative politiche.

Sono membri del Parlamento Europeo e leader di gruppi politici, hanno sui quarant’anni e vogliono introdurre una ventata di federalismo nelle decisioni politiche dell’Unione. Attraverso un “manifesto” – emulando Altiero Spinelli – fanno appello ai colleghi eurodeputati e a personalità di spicco a livello europeo affinché si uniscano a loro. Si annovera già l’adesione di personalità di spicco provenienti dal panorama politico europeo, quali Joschka Fischer, Elie Barnavi o Mario Monti, che si sono dimostrati d’accordo nell’adozione di un approccio federalista per
rispondere alle numerose e frequenti crisi che intaccano lo spirito europeo.

L’interesse europeo deve prevalere!

Guy Verhofstadt, Presidente del gruppo ALDE nel Parlamento Europeo, ha dichiarato che il gruppo Spinelli deve andare oltre i confini politici o nazionali che l’interesse europeo deve essere l’elemento prevalente nelle decisioni future. Si tratta in primis della creazione di una rete di influenza federalista all’interno del Parlamento Europeo.


Sylvie Goulard ritiene che tale iniziativa permetterà di rispondere all’egoismo dimostrato dagli stati membri. Questo gruppo risponderà ad ogni spinta antieuropeista da parte delle capitali europee adottando un approccio sicuro e conciliatore. L’eurodeputato sottolinea che lo scopo non è stigmatizzare gli Stati membri ma di smorzare i toni dei dibattiti.

E il ruolo dei cittadini europei?

Una critica comune mossa ai paladini delle iniziative promosse in seno all’Unione è che il cittadino europeo è più confuso che mai. Il gruppo Spinelli cercherà di raggiungere la società civile coinvolgendola su tematiche ambiziose ed ardite quali un bilancio UE dotato di risorse proprie, un esercito europeo, una politica culturale e una politica dell’istruzione comuni, e così via. Prendendo spunto da un’usanza britannica, il gruppo Spinelli ha selezionato un “gabinetto ombra” che fornisca opinioni alternative sulle questioni europee; inoltre, il gruppo prenderà una posizione alla vigilia dei vertici dei capi di Stato e di Governo per esercitare pressione su questi ultimi; in parole povere, non c’è posto per i piccoli segreti di cancelleria.Il gruppo fa già appello ai cittadini europei affinché aderiscano all’iniziativa attraverso la creazione di una rete su Internet. Sylvie Goulard si rivolge inoltre al Movimento Europeo e alle sezioni JEF incitandoli a sostenere l’iniziativa e a partecipare allo sforzo comune. Il successo di questo progetto dipenderà dall’appoggio di una società civile europea rinvigorita e proattiva.

(Tratto da http://www.eurobull.it/Il-Gruppo-Altiero-Spinelli)

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