Federalismo Europeo

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MFE

 

  Venerdì 25 novembre, ore 16,30

TAVOLA ROTONDA

Federazione Europea, European New Deal e Iniziativa dei Cittadini Europei”

CIFE, Salita de Crescenzi, 26 (Zona Pantheon) Roma

Per la prima volta il trattato di Lisbona ha introdotto uno strumento di democrazia partecipativa che consentirà ad un milione di cittadini di almeno sette paesi dell’Unione europea di chiedere alla Commissione europea la presentazione di un atto legislativo ai fini dell’applicazione dei Trattati. Tale strumento diventerà operativo il 1 Aprile 2012 allorché un Comitato promotore potrà chiedere alla Commissione di registrare un’iniziativa di cittadini europei.

D’altra parte, siamo ormai coscienti dei rischi che corrono sia l’Italia che l’Europa di fronte alla crisi economica e finanziaria ed alle sfide poste dall’emergere di nuove potenze economiche e dalle rivoluzioni in atto nel mondo arabo. Ci sembra evidente che occorre più Europa capace di far fronte alla crisi economica e di agire con maggiore efficacia sul piano internazionale. E’ ormai chiaro che i governi nazionali non sono in grado di far fronte da soli alla crisi economica e di proporre misure incisive per la crescita ed uno sviluppo economico sostenibile. Occorrerebbe dunque una mobilitazione popolare facilitato dalle forze più consapevoli del mondo politico, imprenditoriale, del lavoro e della società civile per rilanciare il progetto europeo e per proporre un piano di sviluppo e di crescita a livello europeo utilizzando il nuovo strumento democratico dell’iniziativa dei cittadini.

Per queste ragioni, il MFE – Movimento Federalista Europeo ha deciso di promuovere per prima in Italia un incontro nazionale con le suddette forze al fine di esaminare la possibilità di un’iniziativa congiunta per proporre alle Istituzioni comunitarie il varo di un piano europeo di sviluppo sostenibile. La riunione dovrebbe permettere non solo di verificare le possibili adesioni a tale iniziativa, ma anche di valutare altre eventuali proposte di iniziative dei cittadini che riflettano le preferenze delle organizzazioni invitate e che potrebbero essere l’oggetto di un’azione condivisa da parte dei partecipanti.

Programma

Presiede:

Lucio LEVI, Presidente nazionale MFE;

Introduce:

Paolo PONZANO, Presidente MFE – Roma;

Interventi programmati:

Beppe ALLEGRI (BIN); Sergio BELLUCCI (Comitato scientifico SEL); Roberto CECCARELLI (Generazione Obama); Roberto DI GIOVAN PAOLO (Senatore PD); Monica DI SISTO (Fair); Federico EICHBERG (Direttore Relazioni internazionali FareFuturo); Alfonso IOZZO (Bureau UEF); Maurizio LANDINI (Segretario FIOM)*; Lorenzo MARSILI (European Alternatives); Stefano MILIA (Segretario CIME); Roberto MUSACCHIO (Osservatorio europeo); Alessandro POLITI (European Common Goods); Pietro SOLDINI (Responsabile Immigrazione CGIL); Nicoletta TEODOSI (CILAP); Nicola ZINGARETTI (Presidente Provincia di Roma)*.

* in attesa di conferma.

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Cari amici,

alle ore 18 di mercoledi 9 novembre presso la nostra sed, Piazza della Libertà 13 (IV piano) in Roma, viene convocata la riunione aperte del direttivo del MFE Roma con il seguente odg:

– Introduzione

– Strategia da tenere di fronte alla crisi e in vista del FC UEF;

– Aggiornamenti sull’organizzazione della tavola rotonda del 25 nov;

– Varie ed eventuali.

Inoltre si ricorda che durante la riunione sarà possibile rinnovare l’iscrizione annuale in scadenza al MFE/GFE Roma.

Infine, in basso potete trovare il link all’invito all’importante conferenza organizzata dal CIME sul futuro dell’Europa di giovedi 10 novembre alle ore 17.

A presto

Paolo Acunzo Seg. MFE-Roma

Il futuro dell’Europa – conferenza CIME

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RAI STORIA – OGGI NELLA STORIA

Altiero Spinelli , il padre dell’Europa

31 Agosto – Nasce a Roma Altiero Spinelli  politico e scrittore italiano, padre del movimento Federalista Europeo e cofondatore dell’Unione Europea dei Federalisti. Tra il 1970 e il 1976 è  membro della Commissione Europea, poi del Parlamento italiano e quindi, nel 1979, del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale. La sua visione dell’Europa, con marcate caratteristiche federali, influenza in maniera significativa il cammino dell’Unione dai suoi esordi fino all’Atto unico europeo. Una visione tuttavia che ha perso nel tempo il vigore originale lasciando più spazio a una Europa delle nazioni.

(tratto da http://www.raistoria.rai.it/accaddeoggi/altiero-spinelli-il-padre-dell%E2%80%99europa-287.aspx )

GUARDA IL VIDEO

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FIRMA L’APPELLO!

Campagna per la Federazione Europea

NOI, POPOLO EUROPEO”

CHIEDIAMO LA FEDERAZIONE EUROPEA

Per governare l’economia europea

Per una politica estera e di sicurezza europea

Per uno sviluppo equo e sostenibile

Per la pace e la giustizia nel mondo

APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO, ALLA COMMISSIONE EUROPEA,

AL CONSIGLIO EUROPEO DEI CAPI DI STATO E DI GOVERNO E AI PARTITI

(da fare sottoscrivere a cittadini, poteri locali, sindacati e movimenti della società civile)

 

Il progetto di un’Europa libera e unita,che cominciò a circolare nel 1941 con il Manifesto di Ventotene,non ha ancora raggiunto la sua meta.

I cittadini europei hanno un Parlamento, una Corte di Giustizia e una moneta unica, ma non ancora uno Stato e un governo federali, perché i governi nazionali non vogliono cedere all’Europa le loro sovranità nel campo dell’economia e della sicurezza.

Condannano così gli Europei al declino politico, all’arretramento sociale, alla perdita di competitività, privano le giovani generazioni di un futuro, alimentano la crisi della democrazia e la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Noi, popolo europeo, vediamo nell’unità politica dell’Europa la risposta più alta alla crisi politica della società contemporanea.

Rivendichiamo

la Federazione europea

  • con un governo federale dotato di poteri limitati ma reali nel campo dell’economia, della finanza pubblica, della politica estera e di sicurezza, e responsabile di fronte a un Parlamento europeo che eserciti pienamente il potere legislativo insieme alla Camera degli Stati,

  • a partire dai paesi disponibili a rafforzare l’unità – l’Eurogruppo – e in particolare da quegli Stati che storicamente hanno promosso l’unificazione europea – la Francia, la Germania e l’Italia -, perché vogliamo:

– creare un governo democratico dell’economia europea e salvare l’euro attraverso il risanamento delle finanze pubbliche e lo stimolo alla crescita;

– attuare un Piano europeo di sviluppo economico ecologicamente e socialmente sostenibile, basato su investimenti in infrastrutture, la riconversione in senso ecologico dell’economia, incrementando l’uso di energie rinnovabili, l’attività di ricerca ed innovazione, l’erogazione di beni pubblici europei e finanziato da un aumento significativo del bilancio europeo con l’emissione di euro-obbligazioni e con imposte europee (come quella sulle emissioni di CO2 equella sulle transazioni finanziarie) a parziale sostituzione di imposte nazionali, realizzando una più equilibrata distribuzione del carico fiscale tra i diversi livelli di governo (locale, regionale, nazionale ed europeo);

– difendere il modello sociale europeo, tutelare i soggetti più deboli, stabilire standard sociali e di lavoro minimi a livello europeo, garantire a tutte le persone i diritti politici, civili e sociali stabiliti dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”;

– dar vita a un’unica politica estera, di sicurezza e di difesa, che consenta all’Europa di parlare con una sola voce nel mondo, per promuovere la pace, il disarmo, la giustizia internazionale, e dei diritti umani, a partire dall’area mediterranea, africana e mediorientale.

Chiediamo

la convocazione di una Assemblea-Convenzione costituente

  • composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di  elaborare superando i veti nazionali una Costituzione federale, che dovrà essere ratificata con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l’unità politica degli europei.

PER FIRMARE CLICCA QUI

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ISTITUTO DI STUDI FEDERALISTI “ALTIERO SPINELLI”

IL FEDERALISMO IN EUROPA E NEL MONDO

We, the European peopleFirma l'Appello per la Federazione europea!

Ventotene, 29 agosto – 3 settembre 2011

Scheda confino di Spinelli

La scheda del Ministero degli Interni su Altiero Spinelli

Scarica il programma del

SEMINARIO DI VENTOTENE

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Alcuni possibili punti di programma per un nuovo governo

 

La questione italiana è centrale nell’attuale quadro politico dell’Unione europea, in quanto il nostro paese – membro fondatore che ha storicamente promosso il processo di integrazione – può risultare essenziale per il compimento del processo di unificazione federale dell’Europa, a partire dall’esigenza di dotarsi di un comune governo dell’economia sentita tra i paesi membri dell’Eurogruppo, qualora esso riassuma il ruolo di impulso e la competenza necessaria di cui ha dato prova nelle fasi fondative delle Comunità e dell’Unione. Attualmente, però, si constata facilmente la totale inadeguatezza del quadro politico e della attuale compagine di governo nazionale in tale prospettiva, con la conseguenza di rendere il nostro paese inaffidabile nei confronti dei partner e oggettivamente controproducente per il processo di integrazione europea.

Dunque qualsiasi futuro governo, che abbia a cuore il futuro del nostro paese e che possa essere definito europeista non solo a parole, dovrebbe impegnarsi attivamente nella promozione dei valori, della cultura, delle necessarie riforme, delle battaglie indispensabili al conseguimento dell’obiettivo dell’Italia europea, ovvero al ripristino della credibilità, delle competenze, dell’efficienza e dell’impegno richiesti al nostro paese non solo per esser parte attiva dell’Unione e del mercato unico europeo, ma anche per condurre a termine il processo di integrazione federale dell’Europa come prioritario obiettivo della politica nazionale.

A tal fine alcuni possibili punti di programma di un prossimo governo potrebbero essere:

 

Risanamento finanziario e coesione sociale

– Riduzione della spesa pubblica, attraverso forti razionalizzazioni negli apparati amministrativi centrali e periferici e dello stato (eliminando sprechi ed inefficienze); riduzione del numero delle regioni, delle province e dei comuni ; drastico taglio dei costi della politica (dimezzamento del numero dei parlamentari, riduzione del numero dei consiglieri regionali, forte riduzione dei costi degli eletti, in linea con la media europea; nuova legge elettorale);

– Indicazione di obiettivi e misure precise per giungere nel Bilancio statale ad un avanzo primario (tra le quali, riduzione dell’area di evasione fiscale) ed impegno a portare il debito pubblico sotto il 100% del PIL nell’arco di cinque anni come premessa all’inserimento nella Costituzione di limiti all’indebitamento dello Stato e negli Statuti regionali e comunali dell’obbligo, a regime, del Bilancio in pareggio;

– Coesione sociale e attenuazione degli effetti devastanti della disoccupazione: promozione di un servizio civile europeo per i giovani; definizione in sede europea degli standard sociali minimi al fine di evitare politiche di dumping sociale; reddito minimo garantito; cittadinanza di residenza degli immigrati, secondo normative da definire in sede europea.

Federalismo fiscale e Legalità

– Completamento della riforma del Titolo V della Costituzione, con l’istituzione di un Senato delle regioni e, a livello regionale, di una Camera regionale delle autonomie locali, in modo che ciascun livello di governo sia responsabile di fronte ai propri cittadini dell’approvazione della legge di bilancio e della politica di perequazione di competenza;

– Assegnazione ai diversi livelli di governo della capacità fiscale impositiva in funzione dei beni pubblici da erogare;

– Lotta all’evasione fiscale ed all’economia sommersa, con l’obiettivo di giungere entro 5 anni ad una percentuale di evasione fiscale pari alla media di quella europea (circa il 13% del PIL) con un significativo recupero dei proventi fiscali da reddito di lavoro autonomo e d’impresa;

– Lotta alla criminalità organizzata ed alla collusione tra politica e affari, grazie anche alla responsabilizzazione degli amministratori locali a fronte di una finanza locale autonoma e tendenzialmente autosufficiente.

Politica europea

– Azione volta a far prevalere l’interesse europeo nella costituzione del “governo economico” attraverso il ricorso al metodo federale, anziché a quello intergovernativo;

– Potenziamento del bilancio europeo, con l’introduzione di un’imposta europea ed il ricorso agli “UnionBonds”, legati all’avvio di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile;

– Promozione del suddetto Piano europeo di sviluppo sostenibile, basato sulla costruzione di infrastrutture europee, su investimenti in formazione, ricerca e innovazione soprattutto nel settore delle nuove tecnologie (green economy);

– Completa attuazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona, anche con il ricorso allo strumento delle cooperazioni rafforzate, per quanto riguarda l’attuazione di una politica industriale europea nei settori dell’industria avanzata e della ricerca, al fine di sostenere la produttività e la crescita;

– Iniziativa per realizzare cooperazioni strutturate nel campo della difesa e della politica di sicurezza, volte a creare una “difesa europea” ed un sistema di sicurezza europeo in tema di lotta al terrorismo ed alla criminalità organizzata, nella certezza che una politica europea di questi campi è più efficiente e meno costosa, grazie alle economie di scala, e nel contempo consente di ottenere forti risparmi nei corrispondenti capitoli dei bilanci nazionali;

– Iniziativa di cooperazione strutturata nel settore dell’energia, basata sulla creazione di una rete energetica comune, un mercato europeo dell’energia con “campioni” europei, e volta a sviluppare un piano energetico europeo a partire da un forte impulso per la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili, anziché perseguire le velleità di un’impossibile politica energetica nazionale, inevitabilmente subalterna ai paesi fornitori di gas e petrolio;

– Iniziativa volta a definire una politica europea nel settore dell’immigrazione, con la definizione di norme europee in tema di gestione dei flussi, accoglienza e avviamento al lavoro, diritti politici e sociali, cittadinanza europea sulla base della residenza dopo un certo numero di anni;

– Lancio dell’obiettivo della federazione europea, anche tra un’avanguardia di stati, attraverso un metodo costituente democratico implicante deliberazioni e ratifiche fondate sul principio della doppia maggioranza dei cittadini e degli stati; le elezioni europee del 2014 dovranno essere il tempo e il luogo del rilancio del processo costituzionale europeo.

 

A cura di

Commissione nazionale di studio “Per un’Italia europea”

MFE – Movimento Federalista Europeoi

 

i Per informazioni contattare il Coordinatore nazionale della Commissione, Paolo Acunzo c/o MFE – Roma, Piazza della Libertà, 13 00192 Roma. www.mferoma.eu Tel/Fax 0636001705 Email: mfe@mferoma.eu

 

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di Paolo Acunzo

Lo scorso 18 luglio il MFE Roma ha lanciato la raccolta di firme all’appello “Noi popolo europeo chiediamo la Federazione europea”, coinvolgendo nella distribuzione di materiale informativo le altre forze federaliste (AICCRE, CIFE, CIME, ecc.) e le Rappresentanze in Italia di Commissione e Parlamento europeo. Per l’occasione il MFE Roma ha organizzato una Giornata sull’Europa, allestendo presso l’area Caracalla uno stand con bandiere e magliette federaliste, predisposto il volantinaggio dell’appello, della dichiarazione “l’ultimo campo di battaglia”, di una sintesi della mozione “Per un’Italia europea” e di materiale informativo della GFE a beneficio delle centinaia di persone che incuranti del caldo hanno partecipato alla giornata. Tale evento è stato organizzato nell’ambito del dibattito conclusivo della serie di incontri “La Festa Democratica incontra l’Europa”, promossa da Ines Caloisi insieme ad altre attiviste del PD presso la Festa dell’Unità di Roma, a cui hanno partecipato numerosi iscritti al MFE Roma (tra i relatori dei vari incontri Acunzo, Bronzini, Caloisi, Di Giovan Paolo, Gozi, Gui, Pietrosanti, Serracchiani e Visone), con il risultato di suscitare un largo interesse sulle questioni europee e un generale consenso per la causa federalista.

Nella stessa giornata si è tenuto il dibattito “il contributo per un’Italia Europea” durante il quale si sono toccate diverse problematiche dell’attualità europea: il precariato e il mondo giovanile (Brando Benifei); la questione di genere e il ruolo delle donne nelle società europee (Marzia Ventimiglia); la situazione politica in Ungheria e i suoi effetti nel contesto comunitario (Stefano Fundelizzi). Con i quattro parlamentari europei intervenuti la brava giornalista RAI Marcella Sullo che ha condotto le interviste si è maggiormente concentrata sulle questioni di fondo del processo di integrazione europea. Debora Serracchiani ha lamentato la mancanza di un’arena politica europea, resa ancora più grave in Italia dall’incapacità di costruire una reale classe dirigente europea. Concetto ripreso da David Sassoli, Capo delegazione del PD al Parlamento europeo, come causa essenziale di perdita di peso dell’Italia in Europa. La dettagliata analisi sulle ragioni finanziarie della crisi europea svolta da Roberto Gualtieri è stata ripresa dal Vice Presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella, il quale ha evidenziato la necessita di creare una Agenzia di rating dell’Unione europea e l’introduzione di EuroBonds per incentivare la crescita. Il Vice Segretario nazionale MFE, Paolo Acunzo, ha presentato gli ideali che ispirarono settant’anni fa il Manifesto di Ventotene e ripreso molti degli spunti proposti dai relatori (“L’Europa è bloccata da 27 interessi nazionali”, Serracchiani; “Occorre assumere scelte coraggiose, ma non ci sono leaders europei all’altezza”, Pittella; “All’Europa serve una svolta politica per rilanciare il processo di integrazione”, Gualtieri) per rilanciare la necessità immediata di dotarsi di un Governo europeo dell’economia come premessa per la costruzione non più rinviabile degli Stati Uniti d’Europa.

Tutti i relatori si sono ritrovati concordi sulla necessità di costruire un’Italia europea per far riacquistare al nostro paese il suo tradizionale peso e ruolo in Europa. Questo obiettivo dovrebbe divenire l’elemento identificativo di tutte le forze di progresso, in netta contrapposizione con quelle spinte xenofobe, populiste ed euroscettiche di cui la destra è portatrice in tutta Europa. Passando alle proposte operative da un canto Sassoli ha paventata l’idea di realizzare incontri periodici con i parlamentari europei in modo da poter avere uno scambio di opinioni sulle questioni scottanti dell’Agenda europea, mentre dall’altro Gualtieri ha invitato ad aprire un approfondimento politico – culturale per costruire un fronte comune in Europa delle forze progressiste e federaliste europee. Il MFE ha dato subito la sua disponibilità a dare seguito ad entrambe le proposte operative e ripromesso di organizzare altre simili iniziative visto l’interesse suscitato tra i partecipanti.

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Di Ines Caloisi


Le iniziative europee svoltesi durante la festa dell’Unità A Roma, IV Festa Democratica, sono risultate molto partecipate. Il PD Roma, inizialmente ha affrontato con scetticismo il tema pur concedendo uno spazio ampio per la prima volta ad un programma completamente europeo ma, nel momento in cui si è reso conto che aveva presa su coloro che partecipavano, lo ha sostenuto e si è congratulato con coloro che lo hanno organizzato.

I temi dei dibattiti che avevano connotazioni e obiettivi federalisti hanno dato esito positivo su tutti i temi.

I vari relatori hanno tutti auspicato una Unione politica più forte. Da Vincenzo Visco che ha toccato i temi della governance a Guido Milana che ha affrontato il tema del reddito minimo di cittadinanza a Roberto Di Giovan Paolo, David Sassoli, Sandro Gozi, Debora Serracchiani, Gianni Pittella, Roberto Gualtieri sui temi del programma PD per un’Italia Europea, tutti hanno rilevato la necessità e hanno mostrato un impegno a costruire una maggiore cultura europea in Italia auspicando in vari casi la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa. Agli incontri sono stati coinvolti anche giovani democratici provenienti da vari circoli che hanno mostrato il loro interesse e la volontà di contribuire alla creazione di un’Europa più forte e di un’Italia che ne recepisca mentalità e approccio politico, culturale ed intellettuale.

Nell’ambito dell’iniziativa, presentati anche due libri, uno di Sandro Gozi sul Governo dell’Europa, che ha visto la presenza di due giovani federalisti, Stefano Pietrosanti e Tommaso Visone, e di Silvia Costa, Europarlamentare, e l’altro di Gianfranco Martini e Roberto Di Giovan Paolo incentrato sulla tematica federale Europea, essendo ambedue ex segretari Generali AICCRE (www.aiccre.it).
Presente anche Lapo Listelli, responsabile esteri PD, che ha cercato di mantenere un equilibrio tra temi UE e politica estera dimostrando che ancora c’è da fare per un raccordo sul nazionale in merito ai temi europei. Presente per Mfe Roma, il Segretario Paolo Acunzo, in qualità anche di vice segretario nazionale MFE.
L’iniziativa è stata curata da me, Antonella Orlacchio (assistente politica G. Pittella), Giulia Urso (coordinatore PD Centro Storico) con il sostegno dei Municipi I e XVI di Roma e il coinvolgimento del circolo PD Donna Olimpia a cui sono iscritta e presso il quale già promuoviamo le iniziative
europee “Europa nel territorio”.
Organizzare iniziative nel PD a livello territoriale e raccontare l’Europa ai cittadini, che in realtà sentono di non averla scelta completamente, sembra una delle strade da seguire. L’Europa federale, con gli obiettivi che l’MFE si propone, non può essere decisa dall’alto ma deve essere una scelta consapevole, prima di ogni altro, dei cittadini, di questo, personalmente, sono profondamente convinta.
Durante la stessa serata si è organizzata la Festa dell’Europa a cui hanno aderito varie organizzazioni europee e federaliste quali CIFE, CIME, AICCRE, MFE, questo ha consentito la diffusione di materiale e documentazione proveniente dalle Istituzioni Comunitarie e la raccolta firma per la campagna MFE in corso.

Ines Caloisi (Responsabile Formazione MFE Roma)

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Vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, l’on. Debora Serracchiani, l’on. Roberto Gualtieri, l’on. David Sassoli, Paolo Acunzo (Segretario MFE Roma), Brando Benifei, Marzia Ventimiglia, Stefano Fundelizzi; ha moderato Marcella Sullo (Radio Rai)

Hanno partecipato: il Vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, l’on. Debora Serracchiani, l’on. Roberto Gualtieri, l’on. David Sassoli, Paolo Acunzo (Segretario MFE Roma), Brando Benifei, Marzia Ventimiglia, Stefano Fundelizzi; ha moderato Marcella Sullo (Radio Rai)

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Venticinquesimo anniversario della Morte di Altiero Spinelli

Sempre devi avere in mente Itaca
– raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
(Ithaca, Kostantin Kavafis)

Segnaliamo l’articolo apparso oggi su La Stampa

Altiero Spinelli, Ulisse nel mare dell’Europa

di Umberto Gentiloni

Il tempo che ci separa dalla scomparsa di Altiero Spinelli non ha sbiadito l’eredità del pensiero, la vitalità di un lungo viaggio nel Novecento. La sua figura rimane legata a un’idea di Europa proposta e perseguita con tenacia, ma spesso ridimensionata dalle repliche di una politica impietosa. Non convince una semplificazione – a tratti egemone – che fa di Spinelli il protagonista coraggioso di un sogno spezzato, di un’utopia che tende a sfumare confondendosi con le belle speranze o le buone intenzioni. Il segno del suo cammino è più profondo e vitale di quanto appaia dagli sguardi di superficie. Cosa rimane del suo ragionare sui destini e i compiti del Vecchio Continente? E soprattutto quale il nesso tra il percorso biografico e la cultura europea che si manifesta in momenti diversi senza smarrire un disegno di riferimento? Leggi l’articolo completo sulla Stampa.it

[…]

A 25 anni dalla scomparsa (il 23 maggio 1986), Altiero Spinelli è stato celebrato ieri a Roma nel convegno «Per un’Europa libera e unita. Per un’Italia europea», che si è tenuto presso l’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo. Nel corso dell’incontro sono stati mostrati filmati e illustrate le pubblicazioni sulla figura di Spinelli e il federalismo europeo edite negli ultimi anni, insieme con le traduzioni del Manifesto di Ventotene nelle lingue ufficiali dell’Ue.

Ttatto da: LA STAMPA Cultura 24/05/2011 – L’EREDITÀ PIÙ VITALE

LA STAMPA.  Altiero Spinelli, Ulisse  nel mare dell’Europa

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