Immigrazione

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Lunedì 7 novembre 2011, ore 18.00
Parlamento Europeo, Ufficio per l’Italia, Sala delle Bandiere –

via IV novembre 149 – Roma

Oltre multiculturalismo e populismo: l’Europa di domani


 
In occasione dell’uscita del volume “Il domani appartiene al noi”, Rubbettino Editore
e del numero di Semestre Europeo
 
Ne discutono

Miguel GOTORItalia Futura;
Francesco TUFARELLI – Semestre Europeo;
Paolo ACUNZOMovimento Federalista Europeo;
Sergio BIANCHI – Agenfor;
Alfredo MANTICA
Sottosegretario di Stato- Ministero degli Esteri
 
Modera
Paolo QUERCIA
 
Saranno presenti

Federico Eichberg e Angelo Mellone autori del libro

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Roma mercoledì 25 maggio

alle ore 17.00 presso la CGIL nazionale

Corso d’italia, 25 sala Di Vittorio

 

European Alternatives, Movimento Federalista Europeo, ARCI, CGIL, Da Sud, Osservatorio Europa, CIME, FLARE, Assopace, Uisp

organizzano un incontro per discuture di

UNA RINNOVATA POLITICA EUROPEA A FAVORE DELLA TRANSIZIONE DEMOCRATICA IN MAGHREB / MASHREK 

L’Europa è di fronte ad un’occasione unica di sanare le storiche ferite che la dividono dai paesi del Maghreb, sostenendo la transizione democratica in atto. Ma assente come entità politica, in questi giorni cruciali l’Unione europea si mostra agli occhi del mondo spesso divisa e contraddittoria. Per poter esprimere una politica estera e di sicurezza al servizio della pace, della democrazia, della giustizia e della solidarietà a livello internazionale occorre rilanciare il progetto di unità politica europea e definire una nuova strategia europea di vicinato per i paesi del Maghreb / Mashrek e di co-sviluppo equo e compatibile per l’intera regione del Mediterraneo.

Allo stesso tempo, come la recente querelle tra Francia e Italia sulla questione dei migranti tunisini dimostra, la mancanza di una vera politica europea sulla migrazione ha spesso determinato una situazione confusa, incerta e contraddittoria incapace di garantire la tutela dei diritti umani, civili, politici, sociali ed economici dei migranti e dei richiedenti asilo.

Il vento di cambiamento che soffia sul mediterraneo ci riguarda e riguarda le nostre società e il loro futuro. Un processo che va aiutato soprattutto sostenendo le organizzazioni della società civile dei Paesi del Maghreb/Machrek che possono e debbono essere protagoniste anche sul piano delle relazioni internazionali.

I rapporti tra UE e Maghreb/Machrek vanno modificati rendendoli finalmente democratici e al centro di questo cambiamento devono esserci gli uomini e le donne che hanno dato vita alle rivolte/rivoluzioni nel mediterraneo.

Questo incontro, che vuole essere un contributo alla riflessione internazionale affinché si arrivi al più presto ad una vera e propria conferenza della società civile del mediterraneo per la democratizzazione delle relazioni tra UE e Maghreb/Machrek, sarà una tappa di un percorso che passerà anche dal Meeting Internazionale Antirazzista, a fine giugno,  in Toscana, dal Forum Internazionale di Genova nel prossimo luglio, in occasione del decennale del G8 e da “Ole” il forum internazionale su criminalità organizzata e globalizzazione che si terrà ad Otranto ai primi di settembre.

L’incontro di Roma vuole contribuire a definire una serie di richieste concrete e attuabili, atte a delineare un possibilie ruolo positivo dell’Unione europea su cui costruire un consenso ampio, unitario, e trasversale. 

 

 

Partecipano 

Vittorio Agnoletto, FLARE

Raffaella Chiodo, Uisp

Danilo Chirico, Da Sud

Pier Virgilio Dastoli, CIME

Nicola Nicolosi Segr. Confederale CGIL (segretariato Europa)

Lorenzo Marsili, European Alternatives

Nicolas Milanese (Gran Bretagna)

Filippo Miraglia, ARCI / Migreurop

Luisa Morgantini, Assopace

Roberto Musacchio, Osservatorio Europa

Sègolène Pruvot (Francia)

Anna Maria Rivera

Franco Russo, Osservatorio Europa

Omeyya Seddik (Ass. FTCR-Tunisi)

Piero Soldini, CGIL

Helga Trupel, Verdi Europei (da confermare)

Nicola Vallinoto, MFE

Adel Zagaria (Egitto)

Sono stati invitati: Parlamentari Italiani, Parlamentari Europei, Rappresentanti del Governo Italiano e delle Istituzioni Europee.

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CONTRIBUTO AL CONVEGNO DI PESCARA ‘CONFRONTO MFE-MONDO DELLA POLITICA. QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA?’

Pubblichiamo un primo contributo pervenutoci per il convegno-confronto di Pescara del 29-30 gennaio 2011

di Alcide Scarabino

Il Movimento Federalista Europeo ha sempre privilegiato l’azione di pressione e d’influenza sul ceto politico nazionale, caratterizzandosi come un movimento concentrato sull’ambito istituzionale. Solo molto di recente l’MFE ha mostrato di volersi aprire alla società civile e ai suoi numerosi movimenti e associazioni. Noi riteniamo che, senza abbandonare il nostro ambito tradizionale, l’MFE debba continuare su questa strada, di apertura e d’interlocuzione con quelle istanze di base con le quali possiamo costruire azioni comuni. Dialogare con altri, però, può essere proficuo per tutti solo se l’MFE è in grado di esprimere una posizione chiara e articolata su questioni diverse, senza limitarsi a sbandierare l’obiettivo finale della Federazione Europea. Naturalmente, per arrivare a questo i percorsi possibili sono più di uno. A tale proposito, noi proponiamo che l’MFE alzi la bandiera della cittadinanza e sollevi la questione dei “Diritti Civili dei Federalisti”. Cosa significa? Semplicemente, partire dal presupposto che un federalista si sente, prima che cittadino italiano, un cittadino europeo e, prima che cittadino europeo, un cittadino del mondo. In linea di principio, i federalisti hanno sempre sostenuto questo concetto. Quello che però è mancato è il trarre dalla petizione di principio tutte le sue conseguenze politiche e civili. In altre parole, se la nostra appartenenza al mondo e poi all’Europa prevale su quella nazionale, i federalisti dovrebbero rivendicare questa priorità in almeno tre ambiti che riguardano i loro diritti individuali in quanto persone cosmopolite:

1. CIVILE. Due esempi. A) Chiedere di svolgere il servizio militare non più solo nelle Forze Armate nazionali, ma anche nei piccoli nuclei militari integrati dell’Unione Europea e nei Caschi Blu delle Nazioni Unite. B) Nel volontariato, rafforzare il Servizio Civile Europeo eliminando il limite d’età che attualmente è fissato a 30 anni e promuovere un volontariato mondiale sotto l’egida delle agenzie dell’ONU competenti per settore.

2. POLITICO. Rivendicare il diritto di scegliere democraticamente le nostre rappresentanze nelle istituzioni internazionali, quali il FMI e la Banca Mondiale, ma soprattutto nelle Nazioni Unite e nelle sue agenzie specializzate. Qui il peso degli stati membri dovrebbe essere ponderato sulla base della popolazione e, in via subordinata, del PIL. Allo stato delle cose, rivendicare un “diritto di voto mondiale” avrebbe senso solo in secondo grado, cioè mediato dai nostri rappresentanti nazionali già eletti, visto il prevedibile scarso interesse della gente rispetto a una questione così apparentemente lontana dal loro quotidiano. A livello continentale, se questo è un dato acquisito per l’Unione Europea, è ancora molto lontano per l’Unione Africana o l’Organizzazione degli Stati Americani, e per tutte le aree di libero scambio, come il Mercosur o il Nafta.

3. FISCALE. Rivendicare il diritto all’opzione fiscale, chiedere cioè di poter versare una parte delle imposte dovute non più solo a destinatari nazionali, ma anche europei e mondiali. Una prima forma di opzione fiscale fu introdotta vent’anni fa con l’8 per mille, ma limitata solo all’ambito religioso. Seguì il 4 per mille da destinare a partiti e movimenti politici, che però non ebbe successo. Infine dal 2006 è stato introdotto il 5 per mille, che per sua natura meglio si presta a una richiesta di allargamento dei beneficiari all’ambito europeo e mondiale (viene confermato di anno in anno da un decreto collegato alla legge finanziaria e vede un ampio spettro di beneficiari, come le associazioni di volontariato e le Onlus, le associazioni di promozione sociale regionali e locali, associazioni e fondazioni riconosciute, gli enti di ricerca scientifica e dell’università). Come nuovi beneficiari, pensiamo ad organizzazioni private internazionalmente riconosciute, come Amnesty International, Médécins sans Frontières o Greenpeace, che attualmente possono essere sostenute solo individualmente. Un secondo esempio di opzione fiscale: chiedere di versare la quota d’imposta destinata alla difesa nazionale ai primi nuclei di Forze Armate europee e ai Caschi Blu dell’ONU (l’esperienza di riferimento è quella dell’obiezione fiscale alle spese militari attuata negli anni ’80 da gruppi pacifisti).

Sappiamo bene che, allo stato attuale, la base giuridica per un’azione politica volta a rivendicare concretamente i “Diritti Civili dei Federalisti” è inesistente o molto debole. Quello che conta, però, è il porli come obiettivo strategico, quindi di lungo termine, dell’azione federalista. In questo campo ci troveremmo in una fase analoga a quella delle prime rivendicazioni femministe e delle prime agitazioni operaie per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori della fine dell’ 800. Affiancare all’azione di pressione politica quella della richiesta, del tutto nuova, dei Diritti Civili dei Federalisti potrebbe far fare al MFE quel salto di qualità di cui ha bisogno. L’MFE ha più o meno lo stesso numero di iscritti che aveva il Partito Radicale negli anni ’70, al momento della sua maggiore influenza politica, cioè circa tremila. I radicali ci hanno dimostrato, battendosi per l’allargamento dei diritti individuali, come anche una piccola forza possa incidere sulla coscienza collettiva. L’MFE dovrebbe muoversi nella stessa logica, ponendo però per la prima volta la questione dei diritti di cosmopolitismo, cioè dei diritti di chi si sente federalista.

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MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

IL PROGRAMMA AGGIORNATO

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità Un programma di governo per l’Europa” 

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

 

Presentazione dei lavori 

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

TransEuropa Festival” 

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

Europa e Mezzogiorno” 

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

Le iniziative dei federalisti in Europa” 

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

La protezione del lavoro in Europa” 

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

 

Osservatorio europeo” 

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

Il reddito minimo garantito” 

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Le Primarie del Popolo europeo” 

Paolo ORIOLI, Comitato per le Primarie sempre

 

La formazione in Europa” 

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti” 

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei” 

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea” 

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia” 

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti” 

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE” 

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Bilancio europeo e sistemi contabili” 

Pierluigi SORTI, Ass. Innovatori europei

Il Gruppo Spinelli” 

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea” 

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Le campagne sui cambiamenti climatici 

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Il debito ecologico tra Nord e Sud del mondo” 

Lamberto ZANETTI, Seg. MFE – Emilia Romagna

Una proposta federalista ai partiti” 

Francesco GUI, MFE – Lazio

Dom 30, ore 13: Conclusioni 

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13/03/2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

Per facilitare le prenotazioni utilizza  il form PRENOTAZIONE ALBERGHIERA 29-30 gennaio 2011-2 CLICCA QUI

Come raggiungere il Grand Hotel Adriatico-2 – CLICCA QUI

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Convenzione dei cittadini europei

Proseguono i lavori della Convenzione dei Cittadini Europei

Nell’ambito della Convenzione dei Cittadini Europei sui diritti collettivi e beni comuni, gli incontri di studio programmati per il 2011 sono i seguenti:

1. Il significato di “beni comuni” (giovedì 20 gennaio 2011, ore 14,30 -19)*

Negli ultimi tempi è emersa come questione cruciale per il futuro dell’umanità quella dei “beni comuni”: aria, acqua, clima, conoscenza, cultura e beni culturali, orbite satellitari, bande dell’etere, risorse minerarie dei fondi marini, biodiversità, ecc. Oggi la crisi economico-finanziaria manifesta una potenza distruttiva ma anche un potenziale di cambiamento che si riverberano entrambi direttamente sulla problematica dei “beni comuni” Del resto, se la crisi non è un incidente di percorso ma è crisi strutturale di un intero modello di sviluppo che con essa deflagra, solo i “beni comuni” potranno operare come bussola per il veicolamento produttivo degli avanzamenti della scienza e della tecnica, gli investimenti di lungo termine, la gamma di azioni richieste dalla messa in opera di un nuovo modello di sviluppo. La costruzione di un quadro di carattere generale sulle definizioni e sugli orientamenti del dibattito intorno ai “beni comuni”, materiali e immateriali, mostra che la produzione e riproduzione di questi beni, essenziali per l’ordine sociale, pone in questione l’intero assetto istituzionale e informale delle società: il rapporto con i “beni pubblici”, diritto naturale e diritto positivo, condizioni di produzione,  condizioni di escludibilità-rivalità. Non a caso le stesse costituzioni moderne mettono al loro centro la problematica dei “beni comuni”. I “beni comuni” rimandano alla questione del “legame sociale” e dell’erosione delle basi morali della società, incorporano il potenziale dello “sviluppo umano”, ripropongono interrogativi sui limiti della mercificazione e del primato del mercato. Occorre capire perché i conflitti globali riguardino oggi così intensamente i “beni comuni”, naturali e culturali, artificiali e virtuali. In gioco sono diritti fondamentali, costituzioni, contratto sociale, governance, qualità e dignità della vita umana e sociale

Relazioni: Carlo Donolo,  Maurizio Franzini,  Stefano Rodotà
Discussione
Coordina:  Laura Pennacchi

* Il primo incontro a carattere “introduttivo” non prevede il  “focus”.

2. La scoperta dei “beni comuni”(giovedì 24 febbraio 2011, ore 14,30 -19)

In quanto presupposti indispensabili della vita e della società umane i “beni comuni” sono sempre esistiti, ma non sempre si è avuta coscienza della loro essenza che risiede in primo luogo nell’essere “il limite” senza il quale si compie la “tragedia”. Mentre nelle società tradizionali questa coscienza era sancita religiosamente, nelle società moderne il limite è stato via via spostato per divenire infine evanescente sotto la spinta del meccanismo della crescita illimitata, trasformando il rischio cui sono esposti i beni comuni in un rischio sistematico, inerente cioè al sistema e al processo sociale. Il moderno paradigma asociale dell’homo oeconomicus ha sequestrato l’umana semantica del “bene”  nei ristretti confini della valorizzazione economica, della trasformazione di ogni aspetto della vita in oggetto della tecnica e della razionalità economica. Dal punto di vista analitico, la “scoperta” o la “riscoperta” dei beni comuni, ovvero una loro distinzione concettuale, si data ai primi studi di Garret Hardin (The Tragedy of the Commons in “Science”, 1968) che hanno avviato il dibattito contemporaneo, tuttavia ci sono numerosi e illustri antecedenti che si possono far risalire almeno fino alle idee di Hobbes sulla natura dell’ordine sociale. Un lungo itinerario nella storia dei saperi (filosofici, giuridici, economici, sociologici, politologici) che si arricchisce in corrispondenza con l’odierno incessante aggiornamento del dizionario dei “beni comuni”, materiali e immateriali, e della complessità dei loro nessi. La “scoperta” dei beni comuni ripropone, ad esempio, tutti i problemi classici delle costituzioni moderne, dalla questione del potere legittimo, a quello della cittadinanza, dai diritti dell’uomo e del cittadino alla loro estensione globale. La riflessione intorno ai  fondamenti culturali e ai paradigmi ermeneutici si propone oggi come costituiva  per la concettualizazione e l’analisi dei “beni comuni”.

Relazioni: Giacomo Marramao, Elena Pulcini
Focus: Alessandro Montebugnoli, “I nuovi orientamenti del capitale finanziario”
Discussione
Coordina: Gabriella Turnaturi

3. La tragedia dei “beni comuni” (giovedì 24 marzo 2011, ore 14,30-19)

Il tema dei “beni comuni” si è imposto nel dibattito pubblico nel momento stesso in cui si è presa coscienza della crescente violazione ed esauribilità di risorse vitali per la sopravvivenza delle generazioni viventi e future, dalla più evidente “tragedia” della  mercificazione ed esauribilità delle risorse naturali alla “tragedia” dei diritti collettivi negati. La crisi ambientale ha rappresentato il primo e fondamentale stimolo a elaborare la nozione di “bene comune”, in quanto tale sottratto alle logiche patrimoniali e di mercato che storicamente hanno condotto allo sfruttamento indiscriminato e alla devastazione delle risorse naturali e che ora, sotto le spoglie di una “valorizzazione” capace di “preservarle”, ne legittimano la privatizzazione. L’acqua, l’aria, il clima, la biodiversità sono diventati “beni comuni fondamentali” quando la parabola ottimistica dell’attuale modello di sviluppo è giunta a compimento, mostrando il “tragico” destino degli equilibri ecologici del pianeta. Oggi che le scarsità principali riguardano tempo, compagnia, comunità, la “tragedia dei commons” non ci appare più quella che ci è stata raccontata. Il problema della giustizia ambientale, del diritto all’accesso e al godimento universali di beni essenziali alla vita, chiama in causa le stesse basi morali e materiali della democrazia, la logica individualistica dei diritti e la dimensione nazionale della rappresentanza, quindi il senso di appartenenza comunitaria e di equità sociale e intergenerazionale, le politiche di tutela, offerta e redistribuzione delle risorse naturali e della ricchezza da loro derivante, la questione di un governo globale dei poteri economici sovranazionali.

Relazioni: Piero Bevilacqua, Luigi Ferrajoli
Focus: Ugo Mattei, “L’acqua e le privatizzazioni”
Discussione
Coordina: Catia Papa

4. La conoscenza come “bene comune” (giovedì 14 aprile 2011, ore 14,30-19)

La conoscenza è il principale motore delle moderne società il cui sviluppo dipende largamente dalla formazione, dalla ricerca, dalla diffusione dei saperi creativi e innovativi. La conoscenza è dunque una risorsa da condividere ed è un “bene comune” proprio in quanto costituisce un patrimonio collettivo soggetto a fenomeni di depauperamento e di esclusione. Nella società della conoscenza, in cui strumenti tecnologici sempre più potenti sembrano garantire infinite possibilità di trasmissione e di condivisione dei saperi, aumentano in modo preoccupante le forme di limitazione o di esclusione nell’accesso alle risorse. Norme sempre più restrittive sulla proprietà intellettuale, (cultural) digital divide, sovraccarichi cognitivi per eccessivi flussi di informazione, mancanza di risorse, sono solo alcuni dei  fattori che mettono a rischio lo stesso carattere di bene comune della conoscenza. La sua “sostenibilità”, la garanzia cioè di preservare e amplificare un sistema ecologico-sociale della conoscenza “utile”, comporta la definizione e la condivisione di nuove regole non più esclusivamente basate su modello della competizione e sulla valorizzazione economica. È necessario dunque ripensare la questione della proprietà intellettuale, il copyright, i brevetti; così come il ruolo svolto dalle infrastrutture e dalle istituzioni della conoscenza (scuole, università, biblioteche, archivi…), le forme di creazione, condivisione e conservazione digitale dei saperi. Garantire l’accesso alla conoscenza e la sua diffusione globale è una delle principali sfide a cui è chiamata oggi la democrazia.

Relazioni: Enzo Rullani, Giovanna Grignaffini
Focus: Fiorello Cortiana, “Internet e open source”
Discussione
Coordina:  Giancarlo Monina

5. Governare i “beni comuni” (giovedì 19 maggio 2011, ore 14,30-19)

Interrogarsi sulle istituzioni per i beni comuni significa risalire al contratto, il diritto privato, il diritto pubblico, la tassazione e gli altri tipi di risorse, l’impresa pubblica, l’impresa privata, l’impresa cooperativa. Significa anche riproporsi interrogativi sul rapporto tra “giusto” e “bene”, sui rapporti tra etica della giustizia e altre etiche, per esempio etica della “responsabilità” ed etica della “cura”. I “beni comuni” non pongono solo questioni di giustizia redistributiva ma anche di giustizia allocativa: l’asimmetria nell’accesso a beni essenziali, infatti, implica un’impasse del processo democratico e l’“incapacitazione” (la lesione delle capacità fondamentali) dei gruppi marginalizzati. Più specificamente: quale mix di politiche strutturali e di redistribuzione è richiesto dai “beni comuni”? Quale posto dare al paradigma delle “capacità” di Sen o a ipotesi di trasferimenti monetari generalizzati (tipo il “reddito di cittadinanza”, a cui molti sostengono si debba preferire il “lavoro di cittadinanza”)? Quali possono essere i vantaggi comparati delle diverse forme di impresa anche con riferimento alla rappresentanza e alla partecipazione dei diversi stakeholders? Ancora, come tenere conto, anche sul piano del disegno istituzionale, delle responsabilità nei confronti delle generazioni future? Infine, anche se solo a scopo esemplificativo, quali nuove sfide il governo dei beni comuni pone in termini di giustizia globale?

Relazioni: Edoardo Reviglio, Maria Rosaria Ferrarese
Focus: Giuliano Poletti, “La cooperativa di comunità come bene comune”
Discussione
Coordina:  Chiara Giorgi

6. “Beni comuni” e democrazia* (giovedì 23 giugno  2011, ore14,30-19)

Il mondo globale presenta caratteristiche a buon diritto definibili paradossali. Primo paradosso: la distribuzione dei redditi. Negli Usa, ad esempio, i dati disponibili ci dicono che, al netto della crisi, la reaganomics (egemone anche sui clintoniani) ce l’ha fatta a rimettere le lancette indietro di oltre 80 anni, riportando la geografia sociale dell’America a prima della Grande Depressione. I 300.000 americani più ricchi dichiarano un reddito pari a quello cumulato dai 150 milioni di statunitensi più poveri. Ciò significa che l’un per mille in cima alla scala dei redditi incassa quanto il 50% che sta in basso. Una disparità così non la si vedeva dal 1928. Non sbaglia dunque chi auspica un nuovo New Deal mondiale che, come accadde nel secondo dopoguerra, ancori la diffusione dei valori immateriali della libertà e della democrazia a concreti meccanismi di contenimento delle più eclatanti ingiustizie economiche. Con una importante differenza. Oggi è Internet il vero Palazzo di Vetro in cui far risuonare parole d’ordine capaci di colpire cuore e mente dei cittadini del mondo. Niente di questa realtà è scontato. La storia ci insegna che conoscenza e libertà non sono beni uguali alla terra e all’acqua, capaci di sopravvivere al regime di proprietà privata, bensì beni relazionali, che traggono cioè valore dall’arricchire le relazioni tra gli umani. A questo si allude quando si parla di effetto-rete: ogni nuovo ingresso arricchisce il tessuto connettivo, rendendo  più conveniente la partecipazione e così attirando nuovi membri. Come tutti i fenomeni nuovi, esso richiede nuove elaborazioni, oltre l’universalismo delle nostre pur venerabili Carte dei diritti. Nella società della conoscenza la sfera pubblica si ridefinisce, così come la cittadinanza territoriale e deterritorializzata, mentre emergono nuove forme di appartenenza e si affermano nuovi processi di democrazia deliberativa.

Relazioni: Luigi Bobbio, Nadia Urbinati, Pietro Costa
Discussione
Coordina: Gabriella Bonacchi

* L’ultimo incontro a carattere “conclusivo” non prevede il  “focus”.

Per informazioni, approfondimenti e adesioni:

www.diritticollettivi.eu

info@diritticollettivi.eu

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MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

 

 

 

 

 

Programma provvisorio

 

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI

PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

 

 

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità

Una proposta federalista ai partiti”

Francesco GUI, MFE – Roma

 

Presentazione dei lavori

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

Un programma di governo per l’Europa”

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno”

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

TransEuropa Festival”

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa”

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa”

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

Il reddito minimo garantito”

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo”

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

 

La formazione in Europa”

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti”

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei”

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea”

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia”

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti”

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE”

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri”

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

 

Il Gruppo Spinelli”

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea”

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa”

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Dom 30, ore 13: Conclusioni

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

 

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

Centri Regionali di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

 

Programma provvisorio

 

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

 

 

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità

Una proposta federalista ai partiti”

Francesco GUI, MFE – Roma

 

Presentazione dei lavori

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

 

Un programma di governo per l’Europa”

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno”

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

 

TransEuropa Festival”

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa”

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa”

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

 

Il reddito minimo garantito”

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo”

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

 

La formazione in Europa”

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti”

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

 

Le Convenzioni dei cittadini europei”

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

 

Una Scuola di politica europea”

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia”

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

 

I Diritti civili dei Federalisti”

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE”

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

 

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri”

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

 

Il Gruppo Spinelli”

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

 

Cento città per la Federazione europea”

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa”

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

 

Dom 30, ore 13: Conclusioni

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

 

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

 

MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO

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Programma provvisorio

CONFRONTO MFE – MONDO DELLA POLITICA:

QUALI INIZIATIVE COMUNI PER LA FEDERAZIONE EUROPEA ?

Sabato 29 e Domenica 30 Gennaio 2011

Grand Hotel Adriatico, Montesilvano – PESCARA

Sab 29, ore 14: Registrazione dei partecipanti e saluti delle Autorità Una proposta federalista ai partiti” 

Francesco GUI, MFE – Roma

Presentazione dei lavori 

Paolo ACUNZO, Vice Seg. Naz. MFE

Un programma di governo per l’Europa” 

Antonio LONGO, Resp. Uff. Campagna MFE

Europa e Mezzogiorno” 

Enzo AMENDOLA, Seg. PD Campania

TransEuropa Festival” 

Lorenzo MARSILI, European Alternatives

La protezione del lavoro in Europa” 

Grazia BORGNA, Dir. Naz. MFE

Le iniziative dei federalisti in Europa” 

Guido MONTANI, Vice Pres. UEF

Il reddito minimo garantito” 

Papi BRONZINI, BIN – Italia

Osservatorio europeo” 

Roberto MUSACCHIO, Resp. Europa SEL

La formazione in Europa” 

Raimondo CAGIANO, Pres. CIFE

Il Movimento dei Movimenti” 

Roberto PALEA, Dir. Naz. MFE

Le Convenzioni dei cittadini europei” 

Virgilio DASTOLI, Pres. CIME

Una Scuola di politica europea” 

Stefano PIETROSANTI, Forum Nazionale Giovani

L’intergruppo federalista in Italia” 

Roberto DI GIOVAN PAOLO, Pres. Intergruppo

I Diritti civili dei Federalisti” 

Alcide SCARABINO, Uff. Campagna MFE – Roma

Un Congresso trans-frontaliero per il MFE” 

Ugo FERRUTA, Seg. MFE – Friuli Venezia Giulia

Primo Marzo: Sciopero degli stranieri” 

Francesca TERZONI, Coord. Naz. 1 Marzo

Il Gruppo Spinelli” 

Sandro GOZI, Resp. Europa PD

Cento città per la Federazione europea” 

Luisa TRUMELLINI, Dir. Naz. MFE

Ecologia ed Europa” 

Maurizio GUBBIOTTI, Cord. Seg. LegAmbiente

Dom 30, ore 13: Conclusioni 

A cura del Comitato promotore: Paolo ACUNZO, Eliana CAPRETTI, Liliana DI GIACOMO, Damiana GUARASCIO e Lamberto ZANETTI

Formula del confronto: Ogni proposta di iniziativa sarà presentata da una relazione di dieci minuti a cui seguiranno interventi liberi dei partecipanti di circa cinque minuti. Il Comitato promotore curerà la redazione di un documento di sintesi del dibattito che verrà presentato al Congresso nazionale MFE (Gorizia, 11-13 Marzo 2011).

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati ed è possibile prenotare l’apposito pacchetto notte del sabato e pasti di sabato e domenica (€ 60 in singola; € 45 in doppia) contattando direttamente l’albergo: info@grandhoteladriatico.com Tel. 085.4452695 Fax 085.4683270 www.grandhoteladriatico.com

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Alternative Europee: Migrazione e Libertà di Stampa

European Alternatives e MFE Roma

 


Martedì 21 dicembre alle ore 18.30

presso la sede del MFE, in Piazza della Libertà 13, Roma.

L’evento fa parte del progetto Salon Europa, una serie di eventi organizzati dai gruppi locali di European Alternatives su tematiche d’interesse transnazionale, che si svolgono, spesso contemporaneamente, in 9 Paesi europei.

L’evento è libero e gratuito.
Per informazioni:
http://www.euroalter.com/IT/contatti/

http://mferoma.wordpress.com/mfe/

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Convenzione dei cittadini europei

ADESIONI DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI

alla

Convenzione dei cittadini europei su

diritti collettivi e beni comuni

Roma 3-4 giugno 2010

(aggiornato al 20 maggio 2010):

Leonardo ACRI, Paolo ACUNZO, Sergio AGOSTINELLI, AICCRE, Beppe ALLEGRI, Maria Romana ALLEGRI, Giorgio ANSELMI, Monica ANTONIETTI, ARCI, ASOCIAZIONE PER I DIRITTI SOCIALI, AUSER, Andrea BARANES, Guido BARBERA, Adriana BARBOLLA, BASIC INCOME NETWORK – ITALIA, Franco BASSANINI, Antonietta BELLATI, Gabriele BELLINATO, Sergio BELLUCCI, Francesco BIGI, Rosy BINDI, Giacinto BISOGNI, Rosario BLOISE, Laura BOLDRINI, Raffaella BOLINI, Mikael BOOK, Grazia BORGNA, Giuseppe BRANCACCIO, Jean Paul BRASSEUR, Papi BRONZINI, Federico BRUNELLI, Maria Pia BUMBACA, Chiara BUONGIOVANNI, Raimondo CAGIANO, Vittorio CALAPRICE, Ines CALOISI, Mario CAMPLI, Eliana CAPRETTI, Giovanni CARAPELLA, Luigi CARATELLI, Lorenzo CARBONARA, Christian CARRARA, Pietro CARUSO, Roberto CASTALDI, Stefano CASTELLACCI, Benedetta CASSANI, Giacomina CASSINA, Francesco CAVALLI, Stefano CECCANTI, Roberto CECCARELLI, CENTRO ALTIERO SPINELLI, Leonardo CESARETTI, Serena CESARINI SFORZA, Franco CHITTOLINA, Michele CIAVARINI AZZI, Vittorio CIDONE, CIFE, CILAP – EAPN, CIME, 50&PIU’, Chiara CIPOLLETTA, CIPSI, Raffaella CIRCELLI, CITTADINANZATTIVA, Pippo CIVATI, Giancarlo COCCO, Stefan COLLIGNON, COMITATO NAZIONALE PRIMO MARZO, COMMISSIONE EUROPEA – RAPPRESENTANZA IN ITALIA, Enrico CONTI, Massimo CONTRI, Silvia COSTA, Massimo CRUCIOLI, CSVNET, Paolo CUTOLO, Roberto D’ALESSIO, Linda D’ANCONA, Danilo D’ANTONIO, Corrado DASTOLI, Pier Virgilio DASTOLI, Francesca DE BENEDETTI, Jan DE BOCK, Jacqueline DE GROOTE, Juan Carlos DE MARTIN, Claudia DE MARTINO, Eleonora DE SANTIS, Luigi DE VITTORIO, Raimondo DEIARA, Fausta DESHORMES, Maria Teresa DI BELLA, Giuseppe DI GENIO, Roberto DI GIOVAN PAOLO, Luigina DI LIEGRO, Myriam DI MAIO, Monica DIDO’, Lalla ENEA, EUROBIC TOSCANA SUD, EURODESK, EUROPEAN ALTERNATIVES, Guido FABIANI, Piero FABRETTI, Piero FASSINO, Nuccio FAVA, Luigi FERRAJOLI, Francesco FERRERO, Ugo FERRUTA, Davide FICOLA, Giovanni Maria FLICK, Francesco FLORENZANO, FONDAZIONE BASSO, FORMEZ, Massimo FRAGOLA, Annita GARIBALDI JALLET, Sergio GAUDIO, Antonio GAUDIOSO, Mario GIRO, Sandro GOZI, Carlo Alberto GRAZIANI, Ettore GRECO, Philippe GROSJEAN, GRUPPO FASANA, Horst GRUTZKE, Damiana GUARASCIO, Maurizio GUBBIOTTI, Marta GUGLIELMETTI, Francesco GUI, ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI, Carlo IMARISIO, INFORMAZIONE@FUTURO, INTERGRUPPO PARLAMENTARE PER LA COSTITUZIONE FEDERALE EUROPEA, Alfonso IOZZO, IRES, Emanuele ITTA, Luigi JACOBELLI, LABORATORIO EUDEMONIA, Tommaso LA PORTA, Olivier LA ROCCA, Francesca LACAITA, Manuela LA GAMMA, Ariane LANDUYT, LEGAMBIENTE, Mario LEONE, Elisabetta LEPRI, Lucio LEVI, Antonio LONGO, Flavio LOTTI, Sabrina LUPI, Fabrizio MADDALENA, Marianna MADIA, Ramon MAGI, MAGISTRATURA DEMOCRATICA, Erica MAGNANI, Francesca MARINARO, Lorenzo MARSILI, Nicola MARTINI, Andrea MASALA, Paolo MASINI, Tonia MASTROBUONI, Sergio MATTONE, Augusto Marcello MAZZOTTA, Viviana MELIS, Giorgia MELONI, Concetta MENNA, Vincenzo MENNA, Chiara MEOLI, Alberto MERIANO, MFE, Marco MICCOLI, Roberto MICCU, Augusto MILANA, Stefano MILIA, Maria Luisa MIRABILE, Luigi MOCCIA, Vito MONETTI, Elena MONTANI, Domenico MORO, Giovanni MORO, Maria Rita MORO, Rossella MURONI, Roberto MUSACCHIO, Claudia MUTTIN, Vincenzo NASO, Paolo NEROZZI, Davide NESPOLO, Ugo ONORATI, Paolo ORIOLI, Elena PACIOTTI, Roberto PALEA, Mauro PALMA, PANEACQUA, Gabriele PANIZZI, Ignazio Juan PATRONE, Marisa PATTERA, Mariano PAVANELLO, Laura PENNACCHI, Francesco PERICU, Teresa PETRANGOLINI, Riccardo PETRELLA, Eva PFOESTL, Andrea PIERUCCI, Stefano PIETROSANTI, Samuele PII, Alessandro PILOTTI, Massimo PINELLI, Sergio PISTONE, Gianni PITTELLA, Franco PIZZETTI, Renata POLVERINI, Maeva POZZI, PRECAT, Marco RICIPUTI, Stefano RODOTA’, Eugenia ROMANELLI, Matteo RONCARA, Carla RONGA, Francesca ROSEPPI, Melody ROSS, Loredana RUBEIS, Ernesto RUFFINI, Giorgio RUFFOLO, Mario RUSCIANO, Alfonso SABATINO, Stefano SACCONI, Maria Teresa SALVEMINI, David SASSOLI, Alcide SCARABINO, Giuseppe SCARAMUZZA, Isabella SCONDA, SCUOLA ALT(R)A AMMINISTRAZIONE, Patrizia SENTINELLI, Mario SEPI, Sara SERAVALLE, Debora SERRACCHIANI, SPES, SPI – CGIL, Giovanni STICCO, Paola STOPPOLONI, TAVOLA DELLA PACE, Nicoletta TEODOSI, Francesca TERZONI, Giulio TREMONTI, Umberto TRIULZI, Luisa TRUMELLINI, UEF – BELGIQUE, UNIVERSITA’ ROMA TRE, Valentina USAI, Mauro VACCARO, Nicola VALLINOTO, Simone VANNUCCINI, Luciano VECCHI, Niki VENDOLA, Antonio VENNERI, Valentino VENTRUTI, Lino VENTURELLI, VIDES INTERNAZIONALE, Tommaso VISONE, Vincenzo VITA, Christine WEISE,Cristiano ZAGARI, Lamberto ZANETTI, Valerio ZANONE….

Per aggiornamenti e adesioni:

www.diritticollettivi.eu

info@diritticollettivi.eu

Segreteria organizzativa:

MFE Roma

Piazza della Libertà, 13

00192 Roma

tel/fax 06.36001705

www.mfe.it

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Mercoledì 12 maggio dalle ore 15.30 alle ore 16.30

presso la Sala Conferenze del Senato della Repubblica

(Ingresso di Piazza Madama n. 11)

Il sen. Roberto Di Giovan Paolo e

il presidente della Tavola della Pace

Flavio Lotti

terranno una conferenza stampa in previsione della

Marcia per la pace Perugia – Assisi.

Nella conferenza stampa saranno presentate, oltre alle iniziative legislative per la pace e il disarmo, le azioni positive di sostegno agli immigrati  scacciati da Rosarno lo scorso gennaio.

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Di Paolo Acunzo

La partecipazione del MFE allo sciopero degli stranieri “Primo marzo – una giornata senza di noi” ha comportato vari aspetti innovativi nell’azione politica dei federalisti. Prima di tutto questo movimento nasce attraverso internet da quattro donne immigrate, che su Facebook hanno proposto di indire anche in Italia una giornata di sciopero degli immigrati, sul modello francese, per evidenziare il loro peso nell’economia e nella società odierna. Tale proposta ha coinvolto oltre 50 mila persone sulla rete. Il 2 gennaio è stata poi convocata a Milano la prima riunione di coordinamento nazionale, a cui sono stato invitato. La Direzione nazionale MFE ha aderito ufficialmente con un proprio documento, rilanciando il tema della cittadinanza europea di residenza come parola d’ordine federalista per il primo marzo. Per l’occasione è stato predisposto un volantino MFE che è stato distribuito in tutte le 15 città dove i militanti federalisti si sono mobilitati. Inoltre, la mobilitazione a rete del primo marzo in oltre 60 città, con picchi di partecipazione a Napoli, Milano e Roma, ha portato alla ribalta nazionale il tema dell’immigrazione come risorsa, anche attraverso un attento uso dei media, che ha prodotto una grande visibilità dell’evento sui giornali, telegiornali e soprattutto via internet. La scelta del colore giallo come simbolo e la diffusione nel mese di febbraio delle richieste del “popolo giallo” da parte di RaiNews24, l’Unità, il Fatto quotidiano e Radio Sherwood hanno garantito un impatto politico-culturale. IL primo marzo ha preso quindi l’avvio un movimento civico che si prefigge di continuare la sua azione, svincolata da sindacati o partiti, anche nel prossimo futuro.

Come da tradizione, l’azione del MFE è stata segnata soprattutto dallo spirito di iniziativa di alcuni suoi militanti. Dove ci si è integrati meglio nei comitati locali (come a Cagliari, Genova, Roma e Palermo), si sono sviluppati dei rapporti proficui con le altre associazioni, tanto che in alcune realtà, ad esempio a Cagliari e Roma, i rappresentanti del MFE sono intervenuti alle manifestazioni conclusive. In altri casi, dove il comitato locale era poco attivo, la militanza federalista vi si è sostituita, proponendo essa stessa delle iniziative ad hoc, come è avvenuto a Parma e Torino. Infine, dove erano presenti solo pochi volenterosi militanti, questi hanno comunque aderito all’iniziativa, portando la presenza federalista anche nelle piazze di Bologna e Taranto. I brevi resoconti, qui sotto riportati, delle iniziative federaliste consentono di apprezzare la varietà delle situazioni e la ricchezza dei contenuti. In conclusione, il successo dell’iniziativa e la diffusione del messaggio politico federalista in nuovi ambienti sono dovuti a tutti coloro che si sono impegnati nella costruzione di un movimento che ha coinvolto su un tema caldo migliaia di persone non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna e Grecia. A tutti questi militanti credo che vada un sincero ringraziamento dell’intero Movimento.

RESOCONTI DELLE INIZIATIVE LOCALI DEL MFE PER IL PRIMO MARZO

Bologna

Come Sezione MFE-GFE abbiamo partecipato direttamente al Comitato Organizzatore locale del “Popolo Giallo”. La GFE ha distribuito i volantini del MFE nel Gazebo “Giallo” in Piazza Maggiore e socializzato con i presenti e i cittadini. Diversi organizzatori sono amici e/o simpatizzanti europeisti/federalisti. Alcuni, della CGIL e di alcuni movimenti / partiti locali, anche iscritti al MFE.

Cagliari

A Cagliari il MFE, ha intanto partecipato alle riunioni del coordinamento cittadino delle associazioni (circa una ventina) che hanno organizzato la giornata del 1° marzo. Questi incontri sono stati molto positivi, perché ci hanno consentito di conoscere ed essere conosciuti da alcune persone che in altro modo forse non avremmo raggiunto. Abbiamo avuto modo di spiegare loro cosa è il MFE e quali sono i nostri obiettivi politici. Il fatto che lo sciopero degli stranieri fosse un’iniziativa europea e non solo italiana, il richiamo alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e l’idea della cittadinanza europea di residenza, hanno avuto un’accoglienza molto positiva da parte della maggior parte dei partecipanti a queste riunioni preparatorie. Un giornale locale a larga diffusione in un articolo sulla manifestazione uscito il 27 febbraio ha citato il Movimento Federalista Europeo.
Lunedì primo marzo il MFE e la GFE di Cagliari sono stati presenti dalle ore 17 alle ore 20,30 in Piazza del Carmine (una piazza centrale della città) dove erano radunate alcune centinaia di persone (per Cagliari non è un risultato da poco!) e i giornalisti dei quotidiani e di due televisioni locali. Abbiamo distribuito i nostri volantini e ricevuto domande e adesioni potenziali al MFE. Valentina Usai, Segretario MFE di Cagliari, ha fatto un intervento di 5 minuti dal palco parlando del MFE e dei contenuti del nostro volantino. In conclusione della giornata, il coordinatore locale della manifestazione ha citato l’intervento del MFE e la proposta di cittadinanza di residenza. Infine, anche qui a Cagliari, il comitato locale vorrebbe organizzare in futuro nuove iniziative insieme a noi.

Forlì

La sezione Mfe e Gfe ha aderito alla manifestazione del primo marzo. Ha prodotto 200 volantini a colori con l’appello elaborato dal Mfe a livello nazionale e ha partecipato al presidio “giallo” in piazza Saffi con alcuni militanti, fra cui il segretario regionale Lamberto Zanetti.
Al presidio ha portato il saluto il sindaco Roberto Balzani, aderente al Mfe di Forlì. Alle 20.30 conferenza dibattito nella sala della Banca di credito cooperativo di Forlì. Tra gli interventi si segnala quello di Pietro Caruso, presidente della sezione Mfe, che ha ribadito il ruolo dei federalisti europei e mondiali nelle battaglie contro le discriminazioni razziali e il valore della Carta di Nizza e della Costituzione della Repubblica Italiana come barriere legali all’intolleranza e alle xenofobie.

Genova

Sono stati distribuiti 400 volantini ed i federalisti hanno partecipato al corteo con un grande bandierone dell’Europa portato da 4 persone e un paio di altre bandiere con l’asta, tutte addobbate con nastri gialli, non essendo consentito portare simboli di partiti o associazioni. Il MFE Genova si è integrato pienamente ed è intervenuto varie volte durante I lavori del comitato promotore, rilanciando la proposta della cittadinanza europea di residenza.

Milano

Le sezioni milanesi del MFE e della GFE hanno inviato al Comitato milanese del “Primo marzo” un documento di riflessione politica. Inoltre i federalisti milanesi hanno provveduto a distribuire qualche centinaio di volantini del Comitato cittadino dello Sciopero giallo, davanti al supermercato Esselunga di Viale Certosa e all’uscita della metropolitana in zona Gioia, come indicato dagli stessi organizzatori. Alcuni militanti MFE erano presenti alla fiaccolata organizzata in serata in piazza Duomo alle ore 18, a cui hanno partecipato svariate migliaia di persone (“La repubblica” ha scritto che secondo la questura erano 7.000). Manifestazione molto ricca e colorata, critica nei confronti dei sindacati che non hanno aderito. Hanno parlato solo i rappresentanti delle comunità straniere. E’ stato particolarmente significativo l’intervento di Edda Pando, leader di Todocambia, che si è mostrata interessata a discutere con noi della cittadinanza europea di residenza. Alcuni giovani del Circolo Spinelli hanno distribuito qualche centinaio di copie del volantino nazionale del MFE, finito tra le mani di persone quali Gad Lerner, Vittorio Agnoletto, Dario Fo ecc.

Palermo

La Sezione MFE di Palermo ha aderito al locale Comitato promotore sin dal 1° febbraio, partecipando a tutte le riunioni organizzative e di dibattito ed esponendo nel corso delle stesse le posizioni del Movimento. Ciò ha permesso di prendere contatti con alcune delle 64 Organizzazioni e Comunità di Emigranti aderenti all’iniziativa. Abbiamo partecipato, in particolare, al Gruppo di lavoro predisposto per la redazione della locale “Carta per i Diritti e la Convivenza Democratica”, riuscendo ad inserire nella stessa alcuni spunti di riflessione tratti dal volantino del Movimento. Abbiamo altresì avuto modo di conoscere il responsabile locale dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, intervenendo anche ad una loro riunione di lavoro.
In considerazione dell’impegno manifestato siamo stati invitati, dalle due promotrici del Comitato di Palermo, a far parte della delegazione ristretta che è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Prefetto per delineare le finalità della manifestazione ed in tale sede abbiamo presentato le prese di posizione del Movimento.
Ci ripromettiamo di continuare i contatti con il Comitato di Palermo e con la predetta Associazione, il cui citato Coordinatore locale, docente universitario a Giurisprudenza, darà vita a breve ad un seminario di studi sulle tematiche dell’immigrazione.

Parma

La mancata attivazione di un formale comitato locale per il primo marzo ha spinto il MFE Parma ad organizzare un volantinaggio con i ragazzi GFE in Piazza Garibaldi dove è stato allestito dalle ore 17,30 un presidio con varie associazioni tra cui, oltre al MFE, CGIL, LIbera, Emergency e varie altre.

Roma

Grazie all’attiva partecipazione del MFE Roma al Comitato promotore locale è stato possibile raccogliere consenso tra i comitati degli immigrati sulla proposta della cittadinanza europea di residenza e ottenere uno spazio durante il primo marzo per presentare le nostre proposte. Il primo marzo il MFE Roma ha assicurato la sua presenza dalle ore 17,30 alle ore 21,30 a Piazza Vittorio, dove sono confluite circa 5 mila manifestanti. Sono stati distribuiti quasi 1000 volantini MFE, e sono state esposte bandiere MFE e UE. Per 5 minuti una giovane rumena della GFE Roma, Stefania Butnaru, è intervenuta dal palco centrale citando la sua esperienza di vita per supportare la proposta di cittadinanza europea di residenza e l’azione del MFE. Alcuni parlamentari, tra cui Dario Franceschini, David Sassoli, Livia Turco, Marianna Madia, nonchè ex MEP come Roberto Musacchio e Pasqualina Napoletano, hanno dichiarato che sosterranno le nostre posizioni.

Taranto

Nell’ambito delle iniziative organizzate per “La giornata senza immigrati – 24 ore senza di noi” lunedì 1° marzo a Taranto dalle ore 18 in piazza M. Immacolata si è tenuta una Assemblea di strada organizzata dai migranti, a cui ha partecipato una rappresentanza del MFE.

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