gennaio 2013

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IN RICODO DI ANNA BAGHI

 

 

Avevo conosciuto Umberto Serafini alcuni anni prima, quando, nella sede AICC(R)E di Piazza Trevi, conobbi Anna.

Le mie frequentazioni AICC(R)E, prima in Via Lombardia poi a Piazza Trevi, furono intense, dalla seconda metà degli anni cinquanta, per ragioni europee (il Comune di Terracina si era gemellato con altri Comuni europei nell’ottobre 1956) e comunitarie (il Movimento Comunità di Adriano Olivetti).

In attesa di parlare con Umberto, Anna era la persona con la quale scambiavo alcune opinioni sulle prospettive dell’Associazione e sull’impegno profuso da coloro che operavano a Piazza Trevi, sotto l’impulso di Umberto.

Entravo nell’ufficio di Umberto avendo avuto da Anna, in maniera discreta, informazioni sul suo umore, in relazione ai risultati dell’azione che egli incessantemente conduceva per allargare le adesioni motivate all’AICCE, da parte di Sindaci e Presidenti di Province, e per convincere le personalità delle altre Sezioni nazionali del CCE a impegnarsi nella battaglia per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa.

Non so se Anna, quando, agli inizi degli anni sessanta, entrò in AICCE, già fosse a conoscenza delle battaglie condotte negli anni cinquanta per costruire una Europa federale (anche Altiero Spinelli era in stretta relazione con Umberto).

Certo è che i colloqui con lei erano utili per avere notizie sulla vastità delle relazioni che Umberto riusciva a tessere in Italia e negli altri Paesi europei, oltre l’impegno quotidiano per la gestione dell’Associazione.

Anna, nella frequentazione quotidiana con Serafini, aveva acquisito/approfondito consapevolezze politiche e federaliste europee che ne avevano fatta una interlocutrice informata, attenta e autonoma nelle sue valutazioni. Ella ti trasmetteva le ansie e le soddisfazioni di una lavoro quotidiano e non solitario mirato al perseguimento di obiettivi politici generali, in maniera ragionata, con toni pacati, attenta agli argomenti degli altri. E’ stata capace di costruire opportunità di lavoro comune per persone che, altrimenti, non avrebbero avuto riferimenti concreti per impegnarsi a combattere una battaglia di civiltà come quella per gli Stati Uniti d’Europa.

Anna è stata militante federalista. Quando lasciò l’AICCRE  continuò il suo impegno nel Movimento Federalista Europeo, a Roma.

Coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla, in particolare i giovani, la ricordino nella maniera che a lei sarebbe piaciuta: impegnarsi con continuità, tenacia e umiltà nella consapevolezza che alcune delle battaglie che si combattono possono essere perse ma che, se si è convinti degli obiettivi che si vogliono perseguire, occorre ricominciare da capo per vincerle. Questo ci hanno insegnato Altiero Spinelli e Umberto Serafini.

 

Roma, 31 gennaio 2013

Gabriele Panizzi*

 

*Nota a cura della redazione:

Gabriele Panizzi è stato ed è uno dei massimi dirigenti del AICCRE, MFE Roma/Lazio e dell’Istituto Altiero Spinelli, non che già Presidente del Consiglio della Regione Lazio e Parlamentare europeo.

 

 

 

 

Il Presidente Paolo Ponzano e il Segretario Paolo Acunzo comunicano con grande dolore la scomparsa questa notte di Anna Baghi, militante storica del MFE Roma.

Sarà possibile dare l’estremo saluto ad Anna, presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dalle ore 8 alle ore 10 di Venerdi 25.

La Sezione Altiero Spinelli di Roma del Movimento Federalista Europeo saluta con grande rimpianto Anna Baghi, ricordandone la passione per i valori, la coerenza di vita e l’impegno costante per la causa del Federalismo europeo”.

La Repubblica, 24 gennaio 2013

Con vivissimo rammarico partecipo la notizia della morte di Anna Baghi, figura esemplare, generosa, fedele e militante del federalismo romano.

Raimondo Cagiano de Azevedo

Mi associo al comune dolore , perché ho conosciuto Anna Baghi moti anni fa e ho avuto modo di apprezzare il suo impegno e le sue doti umane.

Vincenzo Guizzi

Vorrei esprimere ai tanti amici della sezione di Roma il
mio commosso ricordo di Anna, da me incontrata in tante occasioni nella
capitale e nell’indimenticabile week end di Bolsena.

Alberto Soave

Mi unisco al cordoglio degli amici di Anna Baghi di cui ho ancora un
ricordo vivissimo di stima e simpatia.
Arnaldo Vicentini

Cari amici di Roma,

condivido il vostro cordoglio per la scomparsa di Anna Baghi, che ricordo bene per la sua simpatia e per il suo impegno federalista.

Sandro Capitanio

Agli Amici di Roma,
con Anna Baghi se ne va una militante che mi piace ricordare come schietta e tenace. Le mie sentite condoglianze.
Antonio Longo

Carissimi amici della Sezione “ Altiero Spinelli “ di Roma del MFE , condivido con voi il dolore per la scomparsa di Anna Baghi , storica militante Federalista, che sempre ha saputo associare la sua carica di simpatia e cordialità all’impegno profondo e costante per i valori e la causa del Federalismo europeo.
Lamberto Zanetti

Una triste notizia, anche se purtroppo non inaspettata. Un altro pezzo di seria storia militante federalista che se ne va.

Un caro saluto.

Paolo Lorenzetti

Mi unisco anche io – a nome di tutti i federalisti lombardi – all’affettuoso ricordo di Anna Baghi, della sua umanità, discrezione e mitezza, ma anche della fermezza nella sua militanza federalista: un caro ricordo per chi l’ha conosciuta, un semplice e chiaro esempio per le nuove generazioni di militanti fedeeralisti.
Giovanni Solfrizzi

Agli Amici di Roma,
profondamente addolorati per la scomparsa della carissima ed indimenticabile amica federalista Anna Baghi, formuliamo sentitissime condoglianze.
Damiana e Lino Venturelli
Partecipo sentitamente al dolore per la scomparsa di Anna  ricordandola con affetto e stima.
Franca Braconi

Con profonda tristezza e grande affetto , ci uniamo al cordoglio dei famigliari  nel ricordo della cara Amica Anna. Socia fondatrice del Comitato italiano del ‘Prix Femmes d’Europe’ , nei lunghi anni di conoscenza e collaborazione, Anna si è sempre distinta per  onestà intellettuale,  lucidità e imparzialità di giudizio e per il costante e generoso impegno. Ciao Anna

Le amiche del Comitato italiano del ‘Prix Femmes d’Europe’

Condivido con gli amici di Roma e gli altri il dolore e la tristezza per la morte di Anna.

Cari saluti

Cecilia Solazzi

Mi unisco al cordoglio della sezione di Roma per la scomparsa di Anna Baghi che ha sempre costituito anche per tutti noi un esempio di militanza federalista.

Roberto Castaldi

Nel porgere sincere condoglianze agli amici federalisti romani, ricordo con rimpianto Anna Baghi, esempio di  valida militanza federalista, di onestà intellettuale e persona ricca di umanità.
Anna Costa

Non ho avuto la fortuna di conoscere Anna Baghi, ma mi unisco al dolore che ha colpito i membri della Sezione di Roma del Movimento Federalista Europeo. Purtroppo la battaglia per l’Europa unita non è ancora stata vinta. C’è un motivo in più per impegnarsi.

Giuseppe Brivio

La ricordo fin da quando iniziai a frequentare l’AICCE di Umberto Serafini. Persona sincera e particolarmente impegnata nella battaglia federalista. Continuiamo detta battaglia con lo spirito e la determinazione che furono propri di Anna.

Gabriele Panizzi

“Il Movimento Federalista Europeo ricorda con affetto Anna Baghi instancabile, coerente e leale militante federalista. Movimento Federalista Europeo – Segreteria nazionale MFE”

La Repubblica, 24 gennaio 2013

Ricordo di Anna Baghi

Se c’è il paradiso, se in questo v’è un cantuccio per i federalisti veri e se la giustizia divina è più celere di quella italiana, Anna Baghi sta certamente già in quel cantuccio e lì ritroverebbe, insieme ai grandi del nostro passato, Umberto che ricomincerebbe a raccontarle del suo incontro con uno straordinario professore di filosofia ai tempi del liceo, delle sue discussioni con Guido Calogero, della prigionia in India e di tante altre cose che Anna ha ascoltato mille volte e ascolterebbe ancora solo concedendosi un bonario, direi quasi amorevole, sorriso, un sorriso che dice tutto e al quale farebbe in fine seguito un cordiale invito a rimettere coi piedi nella quotidianità e la testa sulle cose da fare.

Di lei i vecchi federalisti che la conobbero da una vita e da una vita ebbero la fortuna di frequentarla potrebbero raccontare tante cose che i giovani federalisti dovrebbero conoscere e nelle quali potrebbero reperire forti motivazioni al proprio impegno (Kant diceva che più di ogni pur dotto e ponderoso trattato sull’etica, valgono succinte biografie di persone che si comportarono bene). Confido che qualche storico lo faccia.

Qui vorrei soffermarmi soltanto su due brevi notazioni che la riguardano e per le quali posso portare una testimonianza diretta che forse non è del tutto nota anche ai federalisti di vecchia data.

La prima riguarda il successo della grande manifestazione di Milano in occasione del Consiglio europeo del giugno 1985. Quell’evento fu caratterizzato da una straordinaria partecipazione di militanti e simpatizzanti, dalle quattro fanfare militari, offerteci da Spadolini, che eseguirono l’inno europeo all’arrivo in piazza del Duomo dei due imponenti cortei, dalla presenza sul palco degli oratori di eminenti personalità. Ma fu caratterizzata anche – e sarei tentato di dire soprattutto – dalla impressionante presenza, alla testa dei due cortei e sul sagrato a corona del palco, di innumerevoli gonfaloni sorretti da rappresentanti di tanti, davvero tanti comuni italiani lì convenuti quasi a voler render palese che sul sagrato, a sostenere il progetto Spinelli, c’erano le fondamentali espressioni dell’Europa dei cittadini dove i gonfaloni facevano clamoroso contrasto con le bandiere nazionali che addobbavano il castello sforzesco, la sede del vertice, dove si esprimeva l’Europa dei governi.

Non me ne vorrà  Edmondo che pur fede molto in quella circostanza, se affermo se affermo che la presenza a Milano di pressoché ogni gonfalone la si doveva al paziente, costante, meticoloso, intelligente lavoro di Anna. Nulla di ciò che i federalisti riescini a realizzare avviene per caso o per miracolo. Tutto è grutto del lavoro dei nostri militanti. Non dobbiamo dimenticarlo.

La seconda si riferisce a taluni fatti particolari della nostra storia che – tutti – mostrano un carattere distintivo della sua milizia. Anna, nei momenti di duro confronto, talvolta scontro, all’interno del Movimento ha sempre scelto da che parte stare non sulla base di amicizie e simpatie, ma su quella del bene del Movimento e del sostegno a quelle persone che, a parer suo, lo perseguivano più e meglio di altri. Successe così al tempo della frattura tra Albertini e Spinelli all’inizio degli anni Sessanta, successe così al Congresso di Verona nel 1987 e successe ancora così al Congresso di Catania quando firmò la cosiddetta Lettera aperta. Anna, descritta nel bel comunicato dall’Aiccre come colei che “seppur con un ruolo tecnico, contribuì alla guida dell’Aiccre”, sapeva ragionare con la sua testa. Come deve fare ogni militante del nostro movimento unendo a questo atteggiamento umiltà e sagacia. Come fece sempre Anna.

Gino Majocchi

Anna Baghi è stata una militante federalista esemplare. La ricordo attenta e assidua, fino a tempi recenti, alla riunioni di Roma del Comitato centrale MFE.

Per anni è stata una collaboratrice decisiva di Umberto Serafini e di Gianfranco Martini in ambito AICCRE.

Riporto di seguito il comunicato apparso ieri sulla Newsletter EuropaRegioni n. 4 -2013  dell Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa 

È scomparsa mercoledì mattina a Roma all’età di 80 anni Anna Baghi, storica dirigente dell’AICCRE, direttrice dell’ufficio nazionale dagli anni Sessanta fino al 2000. Anna ha speso tutta la sua vita, sacrificando anche la sua sfera privata, all’impegno profondo e costante per i valori e la causa del Federalismo europeo e dei diritti civili delle donne. Nell’AICCRE trovò lo spazio naturale dove esprimere la sua passione. Associando determinazione, preparazione politica e culturale, a simpatia ed umanità, Anna Baghi, seppur con un ruolo tecnico, insieme ad Umberto Serafini e Gianfranco Martini, contribuì a guidare l’AICCRE verso un ruolo di primo piano nel panorama politico italiano ed europeo. A noi piace ricordare lo stile sobrio che l’ha sempre contraddistinta, la sua innata simpatia, la sua passione per il lavoro, inteso come mezzo per raggiungere l’obiettivo politico, il suo sacrificare l’ambizione personale per il progetto comune, il suo sorriso, sempre pronto e tranquillizzante, anche nei momenti difficili. Il suo spirito ci accompagnerà sempre nelle battaglie politiche dell’AICCRE. Le sue ceneri saranno sparse a Ventotene. E non poteva essere altrimenti. Ciao Anna.

Alfonso Sabatino

Anch’io la ricordo vivamente e con grande simpatia
Claudio Bascapè

Il Sindaco di Torino, Piero Fassino, esprime le sue più sentite condoglianze per la perdita della dr.ssa Anna Baghi.

Cordialmente

Lucia Moda

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