settembre 2010

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Cari amici,

con la fine dell’estate ripartono le nostre ordinarie attività, anche se l’azione federalista non si è fermata in questo periodo.

In particolare vorrei segnalare la costituzione del gruppo Spinelli al parlamento europeo e la possibilità di sottoscrivere il manifesto collegandosi al sito: www.spinelligroup.eu

Inoltre invito tutti color che avessero la possibilità di essere a Milano questo fine settimana a partecipare alla riunione della direzione nazionale del MFE (dalle ore 10 in Via della chiusa, 9) e/o ai due dibattiti animati dai federalisti sull’Europa e sulla rivista paneacqua previsti per sabato 18 sett dalle ore 18 presso la festa dell’Unità di Milano (M1 Lapugnano).

Detto ciò è convocata la riunione aperta del direttivo presso la sede del MFE Roma in Piazza della Libertà 13, il giorno Mercoledi 22 settembre alle ore 18 con il seguente odg:

-Introduzione

-Relazione sul Seminario di Ventotene (Carlo Imarisio)

– Relazione sulla Direzione nazionale MFE (Paolo Acunzo)

– Dibattito

– Varie ed eventuali.

Pregherei di diffondere l’invito anche a tutti i ragazzi che hanno partecipato al seminario di Ventotene e a chiunque fosse interessato. Alla riunione sarà possibile rinnovare l’iscrizione.

Paolo Acunzo Segr. MFE-Roma

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Clicca qui per ascoltare l’intervista a Sandro Gozi sull’iniziativa riguardante la creazione del Gruppo Spinelli al Parlamento Europeo

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Appello: No alla cancellazione dal palinsesto RAI della trasmissione “Buongiorno Europa”

Di Nicola Vallinoto

L’appello* l’anciato pochi giorni fa dal Movimento federalista europeo, sottoscritto da ampi settori della società civile italiana, per chiedere la ripresa della storica trasmissione della terza rete dedicata interamente all’Europa , arriva a Strasburgo dove in poche ore raccoglie le convinte adesioni dei primi eurodeputati di tutti gli schieramenti politici dal Ppe all’Asde passando per l’Alde.

“La cancellazione di “Buongiorno Europa” – afferma SILVIA COSTA (PD/Asde) – va esattamente nella direzione opposta a quella prevista dal nuovo contratto di servizio Rai approvato dalla Commissione di Vigilanza Rai** nel giugno scorso. Io stessa mi sono fatta promotrice di alcuni emendamenti al testo del contratto che prevede un incremento dello spazio dedicato all’Europa nella programmazione e nei programmi della Rai. La cancellazione dell’unico programma dedicato all’Europa è quindi un fatto molto grave che penalizza i cittadini ed il loro diritto ad essere informati. E’ per questo che sostengo con forza questo appello.”

“Sono sempre stato un federalista convinto – sottolinea LUIGI DE MAGISTRIS (IdV/Alde) – e in questo mio primo anno di mandato ho rafforzato questa mia convinzione: l’Italia ha bisogno di più Europa ! Ecco perché ritengo doveroso non solo ripristinare programmi d’informazione come “Buongiorno Europa”, ma moltiplicare tutte le iniziative che possano contribuire a sviluppare una reale e diffusa appartenenza europea. “

“Ho sottoscritto questo appello – giustifica CLEMENTE MASTELLA (UdE/Ppe) – perché considero che l’accesso all’informazione e la comunicazione tra responsabili politici ed elettori costituiscano gli elementi centrali delle nostre società a democrazia rappresentativa; li ritengo il prerequisito fondamentale per la piena e consapevole partecipazione democratica dei cittadini al processo di integrazione dell’Unione Europea. “

“La comunicazione europea, nel nostro paese, langue. Oggi ne firmiamo la condanna a morte – conclude ERMINIA MAZZONI (PdL/Ppe), Presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo – per decapitazione. La soppressione della rubrica Buongiorno Europa, oltre a depauperare il palinsesto Rai dell’unico spazio specificatamente europeo, contiene in se la metafora dell’indifferenza. Non è l’Europa ad uscire dal nostro sistema mediatico, ma siamo noi Paese a non rientrare in quel quadro politico che l’Ue sta faticosamente cercando di costruire.”

“E’ lampante il tentativo di alcuni personaggi che contano all’interno della Rai di smantellare la vera informazione – aggiunge SONIA ALFANO (IdV/Alde) -, da sempre invisa a chi detiene il potere in modo subdolo e sfrontato. Il mio lavoro in Europa si distingue per la mia avversione nei confronti dei centri di potere, delle lobbies e di chi vuole devastare la tanto sudata democrazia, per cui non posso che appoggiare la pregevole iniziativa del MFE a favore della libera informazione, tema per il quale sto spendendo moltissime energie in Parlamento.”

I cittadini hanno diritto ad avere più informazioni sull’Europa – al pari dell’informazione regionale e nazionale – per questo motivo la mobilitazione per la trasmissione Buongiorno Europa proseguirà sia nell’aula di Strasburgo che nella società civile italiana ed approderà, nei prossimi giorni, nel Parlamento italiano.

Primi firmatari:

– Gabriele ALBERTINI, PdL/PPE
– Sonia ALAFANO, IdV/ALDE
– Antonio CANCIAN, PdL/PPE
– Silvia COSTA PD/ASDE
– Luigi DE MAGISTRINS, IdV/ALDE
– Leonardo DOMINICI PD/ASDE
– Herbert DORFMANN, Südtiroler Volkspartei/PPE
– Clemente MASTELLA, UDE/PPE
– Erminia MAZZONI, PdL/PPE
– Guido MILANA PD/ASDE
– Gianni PITTELLA PD/ASDE
– Niccolò RINALDI, IdV/ALDE
– Crescenzio RIVELLINI, PdL/PPE

Info: +39.347.0359693, email: ufficiostampa@mfe.it

Note:
* Per leggere e firmare l’Appello:
No alla cancellazione dal palinsesto RAI della trasmissione “Buongiorno Europa”

** Il parere della Commissione di Vigilanza Rai approvato nel giugno 2010:
http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissioni/bicamerali/vigilanzaRAIXVI/PARERE%20DEFINITIVO%20Contratto%
20di%20servizio.pdf
Tratto da:
PeaceLink

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Manifesto

Verrà il momento per nuove azioni, per uomini nuovi: il momento per un’Europa libera e unita”, Altiero Spinelli
Se sapessi qualche cosa che fosse utile alla mia nazione ma che fosse dannosa per l’Europa (…) la considererei un crimine” Montesquieu

 

 

Oggi più che mai le sfide che ci troviamo ad affrontare sono globali: cambiamento climatico, esaurimento delle risorse e distruzione ambientale, regolamentazione economica e finanziaria, minaccia nucleare e sicurezza collettiva, commercio più equo, costruzione e consolidamento della pace …

In questo nuovo mondo, ogni Paese europeo è piccolo. Ma godiamo di un vantaggio: abbiamo costruito insieme un’Unione Europea. Si tratta di una realtà unica nel suo genere, nell’ambito della quale gli Stati-nazione europei, alcuni persino divisi da conflitti protrattisi nel tempo, hanno deciso di essere “uniti nella diversità” e costituire una sorta di Commonwealth, una Comunità nel vero senso del termine.

 

 

 

 

 

Nello sforzo comune di conseguire pace e prosperità, siamo riusciti a lavorare insieme e ad unire le nostre forze, promuovendo così livelli di benessere senza precedenti, democrazia e riconciliazione nel continente. Gli Stati-nazione hanno ceduto poteri sovrani alle istituzioni europee in modo da raggiungere obiettivi comuni ed un’Unione ancora più vicina.

Sfortunatamente, mentre le sfide formidabili generatesi a seguito di una crisi multi sfaccettata richiedono risposte comuni, quantomeno a livello europeo, troppi politici sono caduti preda della tentazione di pensare solo alla salvezza della propria nazione. In un’epoca di interdipendenza e in un mondo globalizzato, rimanere attaccati a concetti quali la sovranità nazionale e l’intergovernamentalismo non significa solo muovere guerra allo spirito europeo; non implica altro che dipendenza pura e semplice dall’impotenza politica.

Oggi le cose si stanno muovendo nella direzione opposta, verso un’Unione più divisa piuttosto che più vicina, verso un’Europa più nazionale piuttosto che post-nazionale. Gettandosi lo spirito comunitario alle spalle, gli Stati membri fanno in modo che gli interessi nazionali sul breve periodo offuschino la visione comune. Essi preferiscono soluzioni intergovernative piuttosto che soluzioni europee, quasi fino al punto di disgregare l’Euro, il simbolo più concreto dell’integrazione europea.

Ci opponiamo a questa corrente retrograda e reazionaria. Tuttavia, l’Europa ci è stata nuovamente sottratta da una coalizione di politici nazionali. Crediamo che in questo momento l’Europa non debba rallentare ulteriormente il processo di integrazione, ma al contrario accelerarlo. La storia dell’Unione Europea ha dimostrato che la soluzione ai problemi che ci troviamo costretti ad affrontare è più Europa, non meno Europa. Solo attraverso soluzioni europee e un rinnovato spirito europeo saremo in grado di fronteggiare le sfide globali.

Il Nazionalismo è un’ideologia che appartiene al passato. Il nostro obiettivo è un’Europa federale e post-nazionale, un’Europa dei cittadini. Questo era il sogno per raggiungere il quale i padri fondatori hanno lottato così duramente. Questo era il progetto di Altiero Spinelli. Questa è l’Europa che cercheremo di costruire. Perché questa è l’Europa del futuro.

(Traduzione da http://www.spinelligroup.eu a cura di Manuela La Gamma)

Per informazioni e adesioni:

www.spinelligroup.eu

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Il 15 settembre 2010, il federalismo si è trovato al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo.

Il 15 settembre 2010, il federalismo si è trovato al centro dell’attenzione del Parlamento Europeo.
Grazie all’iniziativa di Guy Verhofstadt (Presidente del Gruppo ALDE), Daniel Cohn-Bendit (Presidente dei Verdi), Isabelle Durant (Vice-presidente del Parlamento Europeo) e Sylvie Goulard (Eurodeputato) sta emergendo una campagna federalista proprio nel cuore pulsante dell’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini.

Un “manifesto” per un federalismo rinnovato, presente nelle iniziative politiche.

Sono membri del Parlamento Europeo e leader di gruppi politici, hanno sui quarant’anni e vogliono introdurre una ventata di federalismo nelle decisioni politiche dell’Unione. Attraverso un “manifesto” – emulando Altiero Spinelli – fanno appello ai colleghi eurodeputati e a personalità di spicco a livello europeo affinché si uniscano a loro. Si annovera già l’adesione di personalità di spicco provenienti dal panorama politico europeo, quali Joschka Fischer, Elie Barnavi o Mario Monti, che si sono dimostrati d’accordo nell’adozione di un approccio federalista per
rispondere alle numerose e frequenti crisi che intaccano lo spirito europeo.

L’interesse europeo deve prevalere!

Guy Verhofstadt, Presidente del gruppo ALDE nel Parlamento Europeo, ha dichiarato che il gruppo Spinelli deve andare oltre i confini politici o nazionali che l’interesse europeo deve essere l’elemento prevalente nelle decisioni future. Si tratta in primis della creazione di una rete di influenza federalista all’interno del Parlamento Europeo.


Sylvie Goulard ritiene che tale iniziativa permetterà di rispondere all’egoismo dimostrato dagli stati membri. Questo gruppo risponderà ad ogni spinta antieuropeista da parte delle capitali europee adottando un approccio sicuro e conciliatore. L’eurodeputato sottolinea che lo scopo non è stigmatizzare gli Stati membri ma di smorzare i toni dei dibattiti.

E il ruolo dei cittadini europei?

Una critica comune mossa ai paladini delle iniziative promosse in seno all’Unione è che il cittadino europeo è più confuso che mai. Il gruppo Spinelli cercherà di raggiungere la società civile coinvolgendola su tematiche ambiziose ed ardite quali un bilancio UE dotato di risorse proprie, un esercito europeo, una politica culturale e una politica dell’istruzione comuni, e così via. Prendendo spunto da un’usanza britannica, il gruppo Spinelli ha selezionato un “gabinetto ombra” che fornisca opinioni alternative sulle questioni europee; inoltre, il gruppo prenderà una posizione alla vigilia dei vertici dei capi di Stato e di Governo per esercitare pressione su questi ultimi; in parole povere, non c’è posto per i piccoli segreti di cancelleria.Il gruppo fa già appello ai cittadini europei affinché aderiscano all’iniziativa attraverso la creazione di una rete su Internet. Sylvie Goulard si rivolge inoltre al Movimento Europeo e alle sezioni JEF incitandoli a sostenere l’iniziativa e a partecipare allo sforzo comune. Il successo di questo progetto dipenderà dall’appoggio di una società civile europea rinvigorita e proattiva.

(Tratto da http://www.eurobull.it/Il-Gruppo-Altiero-Spinelli)

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Appello

Al Presidente della Rai Paolo Garimberti
Al Consiglio di Amministrazione della Rai
E per conoscenza alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e all’Usigrai

Apprendiamo con sorpresa che dal 13 settembre 2010 il nuovo palinsesto della Rai prevede la chiusura di “Buongiorno Europa”, storica trasmissione dedicata interamente all’informazione europea.

Riteniamo tale decisione estremamente grave. Se confermata, essa ridurrà ulteriormente i diritti all’informazione in Italia, una situazione negativa attestata dall’organizzazione indipendente Freedom House1 che pone il nostro paese al 72° posto nella graduatoria del 2010 al pari di Benin, Hong Kong e India giudicati paesi solo “parzialmente liberi”.

Rileviamo che, nonostante il fatto che l’Unione Europea giochi un ruolo sempre più importante nella vita dei cittadini europei e dunque italiani, le notizie sull’Europa trovano invece pochissimo spazio nei media e sulla stampa in Italia. A tal riguardo l’Osservatorio di Pavia in un monitoraggio condotto su un campione di ventuno emittenti radiotelevisive ha rilevato che il tempo dedicato alle notizie relative all’Ue è solo il 3 per cento del totale monitorato e che Rai3 è stato il canale più impegnato nel diffondere informazioni sull’Europa.

E’ probabilmente superfluo ricordare che l’Italia è un paese membro fondatore dell’Ue e che è essenziale che i suoi cittadini siano correttamente ed adeguatamente informati sul ruolo dell’Europa in Italia e sul ruolo dell’Italia in Europa.

Il Presidente Napolitano ha recentemente ribadito che “è giunto per tutti il momento di riconoscere che nessuno Stato europeo, nemmeno i più forti e i più ricchi di tradizioni storiche, persino imperiali, nemmeno i più ricchi ed economicamente avanzati, nessuno potrà con le sue sole forze contare come nel passato se non contribuendo a costruire un’Europa più unita, efficiente e dinamica;” e che “ci vuole però una nuova generazione di leader che abbia visione e coraggio per portare avanti l’integrazione di cui abbiamo assoluto bisogno. Questa generazione di leader non può nascere per miracolo ma solo grazie ad una vasta mobilitazione della società civile e politica”.

Tenuto conto che la società civile e quella politica non possono formarsi in un contesto in cui l’informazione sia ridotta, parziale e non plurale, chiediamo che la trasmissione “Buongiorno Europa” venga mantenuta nel palinsesto della Rai.

Primi firmatari:

Paolo Acunzo, vicesegretario Movimento Federalista Europeo (MFE)

Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo

Giovanni Allegretti, Università di Coimbra

Giuseppe Allegri, Precarious United

Giorgio Anselmi, Segretario MFE

Michele Ballerin, Eliana Capretti, Francesca Lacaita, Francesco Masina, Cristina Ronzitti, Deanna Serantoni Donatini, Damiana Venturelli, Lino Venturelli, Arnaldo Vicentini, MFE

Marco Barbetta, Università di Verona

Tobia Bassanelli, Webgiornale – Notiziario della comunità italiana in Germania

Paolo Beni, Presidente ARCI

Brando Benifei, Vicepresidente ECOSY

Gian Franco Benzi, Direttivo Tavola della Pace

Raffaella Bolini, Vicepresidente Forum Civico Europeo

Giuseppe Bronzini, Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa

Michele Buono, Autore televisivo

Roberto Castaldi, Centro Studi, formazione e documentazione sull’Unione Europea (CESUE)

Alessandro Cavalli, Eustory

Raffaella Chiodo Karpinsky, Coordinatrice Sdebitarsi

Chiara Cipolletta, Presidente Gioventu’ Federalista Europea (GFE)

Lisa Clark, Beati i Costruttori di Pace

Štefan Cok, Studente componente Assemblea Nazionale PD

Pier Virgilio Dastoli, Consigliere per gli affari europei del Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome

Alex Foti, Euromayday

Monica Frassoni, Presidente Verdi Europei

Giuseppe Giulietti, Portavoce Articolo 21

Maurizio Gubbiotti, Responsabile Dipartimento Internazionale Legambiente

Carlo Gubitosa, PeaceLink

Federico Orlando, Presidente Articolo 21

Beppi Lamedica, Presidente di Veneto Liberale

Ariane Landuyt, ordinario di Storia contemporanea e Cattedra Jean Monnet di Storia dell’integrazione europea Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Siena

Giuliana Laschi, Università di Bologna

Lucio Levi, Presidente MFE

Luigi Vittorio Majocchi, Presidente del Centro di Studi storico-politici sul federalismo e l’unificazione europea “Mario Albertini” Università di Pavia

Lorenzo Marsili, European Alternatives

Federica Martiny, Segretaria GFE Pisa

Francesco Martone, Comitato scientifico SEL

Giovanna Melandri, Association Européenne Des Einseignants – MFE Faenza

Guido Montani, Vicepresidente Union of European Federalists

Domenico Moro, Direttore Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli

Roberto Musacchio, SEL

Liana Novelli Glaab, Presidente Coordinamento Donne Italiane di Francoforte

Roberto Palea, Presidente Centro Einstein Studi Internazionali

Vincenzo Pillai, segreteria regionale Rifondazione Comunista Sardegna

Carla Ronga, Direttrice Paneacqua

Valentina Ruberto, studentessa università di Modena

Raffaele Salinari, Presidente Terre des Hommes International

Pietro Soldini, Responsabile Immigrazione CGIL Nazionale

Enzo Strazzera, Consigliere della Provincia di Cagliari

Alessandra Tarquini, Onu – Campagna del Millennio

Nicola Vallinoto, World Federalist Movement

Simone Vannuccini, Segretario GFE

Lamberto Zanetti, Presidente Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea Paride Baccarini


Per informazioni sull’appello e adesioni: cell. +39.347.0359693, email: ufficiostampa@mfe.it

1http://freedomhouse.org/images/File/fop/2010/2010global_regional_ranking_tables.pdf

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